Ci vuole un welfare aziendale europeo

Ci vuole un welfare aziendale europeo

Con l’obiettivo di promuovere nuove forme di negoziazione a livello aziendale in materia di welfare si sono riunite, a Bruxelles, le parti sociali di otto Paesi. Ne è nato un questionario per i lavoratori dei settori metalmeccanico e finanziario messo online da First Cisl. E tradotto in sette lingue.

 

Il welfare aziendale allarga i confini e diventa europeo. Questo l’intento del progetto  Defining a company welfare system through the joint action of EWCs and Trade Unions in the metal and finance sectors: The key role of workers’ participation rights, promosso da First Cisl e finanziato dalla Commissione europea.
Le finalità? Sperimentare un metodo innovativo di cooperazione tra i membri dei Comitati aziendali europei ed i sindacati aziendali, nazionali ed europei al fine di realizzare nuove forme di negoziazione a livello imprenditoriale sulle questioni legate al welfare nei settori metalmeccanico e finanziario europeo.

 

E’ tempo di una contrattazione transnazionale

 

Del resto come spiega Fisrt Cisl: «E’ sempre più strategico negoziare accordi a livello europeo, al fine di definire un sistema di welfare aziendale sussidiario e garantire omogeneità di trattamento ai lavoratori di tutti gli stabilimenti in cui operano le società multinazionali. È pertanto necessario pianificare un diverso sistema di accordi e regole, che devono coinvolgere contemporaneamente: i sindacati nazionali (che tuttavia non firmano accordi collettivi al di fuori dello Stato in cui operano); i CAE (titolari di soli diritti di informazione e di consultazione, cioè non hanno potere contrattuale in senso stretto) e le federazioni europee del settore (che esercitano solamente una moral suasion diretta a definire norme uniformi e possono presiedere la maggior parte delle fasi dei negoziati con i loro esperti).

Un questionario online per capire i bisogni dei lavoratori europei

 

Di tutto ciò se ne è discusso il 25 gennaio scorso a Bruxelles dove le principali sigle sindacali di Italia, Belgio, Francia, Portogallo, Polonia, Slovenia, Serbia e Turchia, si sono riunite con i rappresentanti di UNI Europa, IndustryALL Europe Trade Union, UniCredit Group e i delegati delle parti sociali e di organismi europei. Alla fine dell’incontro First Cisl ha lanciato un questionario online tradotto nella lingua di ciascun partner e diffuso tra i lavoratori per capire non solo quali siano le loro esigenze reali in tema di welfare aziendale, ma anche che tipo di esperienze hanno; cosa ne pensano delle misure di welfare messe a disposizione dalle loro aziende o dallo Stato.

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