In epoca di Covid c’è chi si ferma e c’è chi premia

In epoca di Covid c’è chi si ferma e c’è chi premia

Nel 2020 molte imprese si sono trovate a dover sospendere le proprie attività. Altre hanno invece incrementato la produzione. E dopo mesi di difficoltà, premiano i dipendenti con un bonus.

 

S’è parlato a lungo di come l’emergenza sanitaria da Covid-10 abbia favorito la diffusioni di nuovi modi di lavorare. Non è un mistero che tante aziende abbiano implementato lo Smart working, magari nella sua versione ‘Remote working’. Ma non tutti hanno potuto lavorare da remoto. Vi sono persone, infatti, che per il ruolo ricoperto all’interno della propria azienda non hanno potuto sfruttare questa modalità di lavoro. È il caso di chi è impiegato in produzione. Lavoratori che, nonostante la pandemia e il lockdown – nei casi in cui l’impresa non ha fermato l’attività – si sono recati in sede per lavorare.

 

Non era tuttavia scontato che i lavoratori, vista la situazione di emergenza sanitaria, si presentassero puntualmente sul posto del lavoro. Ecco perché oggi si sommano le aziende che hanno scelto di premiare le proprie persone: per esempio su Tuttowelfare.info abbiamo di recente raccontato del bonus straordinario erogato ai dipendenti di De’ Longhi. Ora la lista di allunga con Kimbo, noto brand di produzione di caffè, che ha deciso di riconoscere ai lavoratori un bonus del valore di 300 euro per gratificare i propri dipendenti. Un gesto che, tra le varie cose, garantisce un ritorno in termini di engagement degli stessi.

 

Quando tutto (o quasi) si è fermato, il personale di Kimbo ha continuato a lavorare; nel caso dell’azienda partenopea, i lavoratori sono stati impegnati nei processi industriale e logistico per garantire la produzione anche in piena pandemia. “In un momento così delicato abbiamo il piacere di comunicare la nostra volontà di offrire un ulteriore gesto concreto di ringraziamento verso i dipendenti Kimbo che hanno assicurato incessantemente la produzione del nostro caffè”, ha commentato Roberto Grasso, Amministratore Delegato di Kimbo.

 

E questa non è certo la prima iniziativa dell’azienda a supporto dei propri dipendenti in questo difficile momento di emergenza sanitaria. Nella primavera 2020, infatti, è stato avviato lo Smart working per tutti i dipendenti esterni alla produzione ed è partito un programma di riconoscimento economico per coloro che hanno proseguito l’attività in sede. A tutela di questi ultimi, inoltre, sono stati promossi investimenti in dispositivi di protezione personale e strumenti di sanificazione dell’ambiente.

 

“L’azienda è vigile e attenta nel garantire un ambiente di lavoro protetto e nel dimostrare al territorio e alle persone la piena vicinanza”, ha proseguito Grasso. Infatti, la società è da sempre attiva anche in ambito comunitario e sociale. Un’altra recente iniziativa di Kimbo, che risale all’estate 2020, è stata la donazione di un impianto di telemetria all’azienda ospedaliera dei Colli – Ospedale Domenico Cotugno di Napoli. Progetti dedicati ai dipendenti, ma anche alla comunità. Gesti che dimostrano ai dipendenti di Kimbo la gratitudine dell’azienda e dei suoi stakeholder. D’altronde, pandemia o no, è difficile rinunciare al caffè.

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