Nasce Bonoos, il primo “Welfare Integration Partner”

Nasce Bonoos, il primo “Welfare Integration Partner”

BONOOS è la prima piattaforma in grado di mettere in relazione piani di welfare aziendale con bonus e agevolazioni pubbliche

 

Una ricerca di Eurofound ha stimato che una quota stimata tra il 20 e il 60% delle persone interessate non riesce ad accedere a bonus e agevolazioni a cui avrebbe diritto. Un dato che stride con la situazione legislativa italiana, che prevede una miriade di bonus e agevolazioni per numerosissime categorie. Uno scenario reso ancor più complicato a causa della diversità delle fonti istitutive (Stato, Regioni e Comuni) contraddistinto da una frammentarietà della disciplina dei bonus e delle agevolazioni che amplifica le difficoltà informative cui vanno incontro i potenziali beneficiari. Si genera, così, il fenomeno del “non-take-up” che vanifica la capacità di aiuto e l’efficacia di molte misure che, nel frattempo sono diventate centinaia ed aperte a platee sempre più ampie di beneficiari che includono anche profili che dispongono di redditi da lavoro dipendente.

 

In questo scenario, spesso e volentieri prova a inserirsi il welfare aziendale, con i suoi benefit, che tendenzialmente costituisce un supporto importante per i lavoratori, ma che potrebbe essere enormemente più efficace se associato alle agevolazioni pubbliche. Le due cose, insieme, fornirebbero un sostegno al reddito ben più rilevante. Quasi mai, però, le imprese informano i loro dipendenti e li guidano nelle procedure necessarie per accedere all’offerta pubblica di incentivi ed agevolazioni che rappresentano veri e propri diritti per i lavoratori e le loro famiglie.

 

Nonostante il mantra di tante imprese sia “la persona al centro”, i piani di welfare aziendale, pur destinati al sostegno economico dei lavoratori, al centro hanno sempre un “vuoto” perché non sono coordinati con l’offerta pubblica di bonus ed agevolazioni che potrebbero, invece, anche raddoppiare il valore complessivo reso disponibile per i lavoratori e le loro famiglie.

 

Da questa serie di considerazioni, risulta evidente la mancanza di un “luogo” capace di aggregare le informazioni e dove potersi orientare con chiarezza, tramite ricerche semplici, esaustive e personalizzabili sulla base delle proprie specifiche necessità ed è da queste premesse che nasce BONOOS, il primo Welfare Integration Partner. BONOOS intende, da un lato, colmare la lacuna principale del welfare aziendale accrescendone il valore grazie ad un più elevato tasso di take-up dei bonus pubblici da parte dei lavoratori e dall’altro rendere più semplice l’esercizio dei diritti associati alle misure pubbliche di welfare.

 

La piattaforma, fondata da due manager con all’attivo esperienze in aziende specializzate in servizi B2B per il benessere organizzativo e individuale, Emanuele Cipriani e Giovanni Scansani consente alle imprese di ottimizzare i piani di welfare aziendale che sono in tal modo posti in sinergia con l’offerta pubblica di misure di sostegno economico (bonus e agevolazioni). Per farlo basta collegarsi a una WebApp di facile accesso e consultazione, attraverso la quale è possibile anche misurare l’impatto sociale misure intraprese, grazie periodici report utili alla rendicontazione delle iniziative assunte nell’ambito di policy di Responsabilità Sociale d’Impresa e nel conseguimento di obiettivi ESG e SDGs.

 

“Con la nostra soluzione tecnologica potenziamo i programmi aziendali di sostegno al reddito previsti per i lavoratori accrescendone l’efficacia perché eliminiamo la causa della loro mancata integrazione con l’offerta pubblica di bonus e agevolazioni che, invece, deve poter completare, in termini di valore economico disponibile e di servizi fruibili, le risposte ai bisogni dei dipendenti e delle loro famiglie” sottolinea Giovanni Scansani, Amministratore Delegato di BONOOS, mentre Emanuele Cipriani, Presidente di BONOOS spiega: “Il trend del welfare aziendale degli ultimi anni, evidenzia due grandi spinte che a prima vista potrebbero apparire confliggenti, ma che in realtà esprimono semplicemente due grandi bisogni dei lavoratori. Da una parte una visione consumistica che, anche grazie ai numerosi interventi sul limite dei fringe benefit, va incontro alla domanda di sostegno al reddito e di supporto al potere d’acquisto dei dipendenti. Dall’altra una visione più sociale centrata sui bisogni delle persone a cui rispondere con una serie di servizi di people care messi in campo dalle aziende”.

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