Settimana corta e aumento dei premi di produzione: la svolta di Intesa Sanpaolo
Transferring money from person to person. Art collage.

Settimana corta e aumento dei premi di produzione: la svolta di Intesa Sanpaolo

Trovato l’accordo con i sindacati, Intesa Sanpaolo diventa la prima grande banca a introdurre la settimana corta a parità di stipendio

 

La decisione era stata presa lo scorso ottobre, ma il percorso verso l’introduzione della settimana lavorativa corta, a parità di stipendio e con un’ora di lavoro al giorno più, è stata più complicata del previsto. Alla fine però Intesa Sanpaolo e sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno trovato un accordo che prevede l’introduzione della settimana corta in 40 delle filiali di grandi dimensioni sul territorio (36 ore da spalmare su 4 giorni), l’allargamento dello smart working a 120 giorni l’anno, che diventeranno 140 per dipendenti che svolgono specifiche mansioni, l’aumento dell’indennità del buono pasto per le giornate di lavoro a casa che arriva a 4,5 euro a giorno e il diritto alla disconnessione. Inoltre, da novembre, inizierà anche una sperimentazione volontaria della settimana corta per gli sportellisti di 250 filiali di dimensioni più piccole. Secondo la banca, sarebbero già 17mila i lavoratori che avrebbero aderito alla settimana corta, oltre il 60% dei lavoratori complessivi delle 40 filiali.

 

Orario flessibile

 

Novità importanti arrivano anche sull’orario flessibile a cui, riferisce sempre Intesa, avrebbero già aderito 40mila persone da inizio gennaio a oggi. I lavoratori, sia che lavorino in sede, sia che lavorino da remoto, avranno il la possibilità di iniziare la giornata di lavoro in una fascia compresa tra le 7 e le 10 del mattino e regolare di conseguenza la fine della giornata di lavoro. Questo accordo, secondo Domenico Iodice, segretario nazionale First Cisl: “guarda al futuro, e individua nelle tutele del contratto nazionale e nel ruolo della contrattazione collettiva le garanzie di una ‘transizione giusta’, rispettosa del ciclo di vita delle persone del lavoro”. Lando Sileoni, direttore generale di Fabi, guarda invece al settore bancario tout court e sottolinea come sia necessario: “preservare e migliorare la prospettiva professionale di tutte le lavoratrici e dei lavoratori di tutti i gruppi e di tutte le banche italiane, e agire, quindi, con lungimiranza, dimostrando, concretamente, quella capacità di gestire i profondi cambiamenti in atto nel settore bancario”.

 

Produttività, aumenta il premio

 

A pochi giorni di distanza dagli accordi su settimana corta e smart working la banca ha annunciato anche un altro accordo coi sindacati, per l’aumento del premio di produzione a cui verranno destinati 155 milioni di euro. L’importo minimo salirà a 1020 per ogni lavoratore, più del 25% in più rispetto al 2022, mentre il premio massimo potrà arrivare a 2750 euro. A tutto questo si sommeranno le “premialità aggiuntive”, calcolate sulla base degli obiettivi raggiunti. L’accordo prevede un premio minimo differenziato per figure professionali e livelli diversi, a cui si sommeranno svariati livelli di “premialità aggiuntive” attraverso un sistema studiato per garantire massima trasparenza sulla premialità.

 

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