Il sistema previdenziale allo stress test della pandemia

Il sistema previdenziale allo stress test della pandemia

Anche il sistema previdenziale è stato fortemente colpito dagli effetti della crisi. Tuttowelfare.info propone alcuni approfondimenti sul tema, al fine di fare chiarezza su un ambito spesso (a torto) poco approfondito.

 

La crisi è stato un non atteso ‘fattore di vulnerabilità’ per testare solidità e resilienza sia per la componente obbligatoria sia per i fondi pensione. Partendo dal ‘pilastro di base’ – il sistema pensionistico obbligatorio – è utile riportare in primo luogo il pensiero espresso recentemente dal Governatore di Bankitalia Ignazio Visco agli Stati generali delle pensioni in cui ha sottolineato in primo luogo l’impatto sul debito pubblico della crisi e, per quanto riguarda i sistemi pubblici a ripartizione, ha dichiarato come la diminuzione degli occupati ridurrà le entrate contributive e probabilmente aumenterà gli esborsi per chi ha perso il lavoro in questi mesi se le regole lo consentono.

 

Nella lettura sistemica non va poi sottovalutato il crollo del Prodotto interno lordo (Pil). Come evidenziato dalla Ragioneria Generale dello Stato, la spesa pensionistica in rapporto al Pil, proprio in considerazione della mancata crescita economica per effetto della crisi e delle misure di flessibilità in uscita come Quota 100, ha raggiunto un’incidenza del 17% nel 2020 e ripiegherà su livelli pari al 16,4% nel 2021. In seguito, il rapporto riprenderà ad aumentare fino al 2024, principalmente sulla scorta dell’aumento della spesa media rispetto alla produttività per occupato. Negli anni immediatamente successivi, il rapporto decrescerà leggermente fino al 16,2% nel 2029.

 

Successivamente (2030-2042), il rapporto fra spesa pensionistica e Pil riprenderà a crescere, dapprima con più intensità e poi in maniera più graduale, fino a raggiugere il picco relativo di 16,6% nel 2042. Il rapporto scenderà rapidamente portandosi al 15,6% nel 2050, al 13,9% nel 2060 per chiudere al 13,2% nel 2070. Al di là della previsione macroeconomica, non va trascurato anche l’impatto sul singolo di un Pil anemico, ricordando che nel metodo di calcolo contributivo i contributi versati vengono rivalutati sulla base dell’andamento medio del Pil nell’ultimo quinquennio…

*Lorenzo Giuli è un esperto di previdenza complementare.

Seconda puntata: I fondi pensione e la pandemia

Terza puntata: C’è (ancora) poco interesse sui fondi pensione

Quarta puntata: Gli effetti finanziari sui fondi pensione (coming soon)

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