Troppo alta la spesa per le pensioni in Italia

Troppo alta la spesa per le pensioni in Italia

Uno studio del Fmi fa le pulci al nostro sistema di previdenza e mette gli assegni di reversibilità nel mirino.

 

Continua a essere alta la spesa per le pensioni in Italia. Tanto da pesare il 16% sul Pil nonostante la tanto criticata e odiata Legge Fornero. In pratica nell’area Euro, dopo la Grecia, siamo il  paese a spendere di più in previdenza. A dirlo è un working paper del Fondo Monetario Internazionale intitolato Italy: toward a growth-friendly fiscal reform. Le forze politiche che hanno vinto le ultime elezioni e che vorrebbero cancellare o rivedere la Riforma Fornero sono avvisate.
Lo studio redatto dal Fmi, oltre a fotografare la situazione attuale, suggerisce  nuove misure con l’obiettivo di  tagliare la spesa pubblica in welfare. Un esempio? Eliminare la quattordicesima, che invece l’ultima legge di Bilancio (2017) del Governo Renzi aveva reso più forte e ridurre la 13esima per avere risparmi da destinare a misure in grado di contrastare la povertà. Tra i suggerimenti del Fmi anche un incremento dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori autonomi che dovrebbe passare dall’attuale 24 ad almeno il 27%. Manovra quest’ultima che consentirebbe di ridurre la differenza con il carico contributivo dei lavoratori dipendenti attualmente del 33%.

 

Trattamenti di reversibilità nel mirino

 

Per il Fmi, poi, nel sistema pensionistico nazionale ci sono molte aree sulle quali si potrebbe intervenire per limare la spesa come fissare dei paletti ai trattamenti di reversibilità, introducendo un limite di età per il coniuge vedovo e limitando i pagamenti dell’assegno ad altri soggetti che no siano il coniuge vedovo o il figlio orfano. Non manca poi il riferimento alle tasse ancora troppo elevate e al peso del cuneo fiscale.

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