Benessere e salute al primo posto nei nuovi piani welfare

Benessere e salute al primo posto nei nuovi piani welfare

Sisal ha condotto una survey interna per capire i bisogni reali della popolazione aziendale, composta attualmente da quattro generazioni, e pianificare così un piano di welfare apposito

 

Benefit e welfare sono due parole strettamente collegate in Sisal, azienda italiana che dal 1945 opera nel settore del gioco regolamentato, gestendo giochi online e offline come lotterie, scommesse, online gaming e gaming machine. “L’obiettivo del welfare aziendale di Sisal è sempre stato l’attenzione alla persona, già dalla fase di recruiting”, dichiara Ruggero Dadamo, Chief People Officer. “Un esempio? Già prima dell’introduzione dell’assistenza sanitaria integrativa nei contratti del Commercio, del Turismo, dei Servizi e dei settori affini nel 2005, Sisal garantiva l’assicurazione primo rischio assoluto per dipendenti e quadri, in quest’ultimo caso allargata anche al nucleo familiare”, specifica.

 

Nell’ultimo anno, come tante realtà, l’azienda ha dovuto aggiornare il suo piano welfare, adattandolo alla situazione contingente. “Fino al 2019 abbiamo utilizzato una piattaforma welfare la cui novità consisteva nell’agevolare l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici per i dipendenti tramite sconti, usufruibili anche per l’acquisto di libri scolastici per i figli”, racconta Dadamo. Questi servizi però non erano molto utilizzati, quindi tra il 2019 e il 2020 è stata condotta una survey interna per capire i bisogni reali della popolazione aziendale, composta attualmente da quattro generazioni, e più della metà dei dipendenti (52% su circa 2mila persone) appartengono a quella dei Millennial.

 

Un sondaggio interno ha permesso di pianificare un piano di welfare ad hoc

 

 

Le loro esigenze sono quindi diverse da altre tipologie di dipendenti, come i caregiver dei propri genitori. In generale, comunque, è emersa l’esigenza di trovare un equilibrio migliore tra vita privata e lavoro, il cosiddetto work-life balance. “Dal 2016, comunque, per circa 800 persone in tutta Italia avevamo attivato la possibilità di lavorare da casa per due giorni alla settimana”, ricorda Dadamo. Dal 2020, invece, oltre al lavoro da remoto per necessità, è stata privilegiata la flessibilità oraria: da giugno a settembre, per esempio, si poteva usufruire dell’opzione Flexi summer, per cui il venerdì pomeriggio le sedi restavano chiuse. Oppure chi non lavorava su turni poteva entrare al lavoro tra le ore 8 e le 10, e uscire tra le ore 16 e le 18.

 

Il sondaggio ha anche portato all’adozione di una nuova piattaforma welfare in collaborazione con Joint.ly, chiamata Sisal Care e attiva da dicembre 2020. All’interno i dipendenti possono trovare benefit distribuiti su tutto il territorio nazionale: dall’acquisto di libri scolastici a prezzi scontati, al trovare baby sitter e badanti, rinnovare gli abbonamenti ai trasporti pubblici o scoprire nuove esperienze fitness, corsi di lingua per loro e un ospite a scelta, servizi di supporto psicologico, meditazione e telemedicina, rimborso dei tamponi e buoni acquisto sia fisici sia online. “L’80% di chi ha utilizzato la piattaforma inizialmente ha scelto di usare i buoni spesa, anche perché alcune persone erano in cassa integrazione”, aggiunge Dadamo. “La possibilità di avere questi buoni ha anche incentivato molti dipendenti che non avevano mai utilizzato la piattaforma welfare precedente volontariamente, e che invece adesso hanno scoperto le sue potenzialità”.

 

I progetti per il futuro di Sisal comprendono innanzitutto una ricontrattazione con i sindacati per convertire al 100% i premi di produzione in credito per il welfare aziendale. Poi un contributo per le neo mamme di circa 300 euro fino al primo anno di vita del bambino e il congedo parentale per i neo papà di 14 giorni. “Vorremmo introdurre anche l’opzione delle ferie solidali e incentivare la mobilità sostenibile dei dipendenti soprattutto nelle grandi città, continuando da una parte con le agevolazioni per chi acquista abbonamenti per i mezzi pubblici, e dall’altra accordandoci con le aziende nel territorio vicino a noi per servizi di car pooling”, è l’auspicio di Dadamo. “Prevediamo anche di supportare nello studio i figli meritevoli dei dipendenti”.

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