Cantiere Baglietto, il welfare al servizio della rinascita

Cantiere Baglietto, il welfare al servizio della rinascita

Dal 1854 a oggi lo storico cantiere navale ha attraversato varie fasi. Negli ultimi anni ha deciso di puntare  sul benessere, con un piano di flexible benefit per rispondere ai bisogni dei dipendenti.

 

Dalla crisi alla rinascita, con un’attenzione rinnovata verso le persone e utilizzando il welfare per stimolare maggiore produttività agendo sulla leva del benessere. Il percorso di Baglietto Spa, cantiere navale di La Spezia specializzato nella costruzione di yacht e superyacht nato nel lontano 1854 dall’idea del fondatore Pietro Baglietto, è simile a quello di diverse fiorenti aziende italiane che si sono trovate, in un momento del loro percorso, a vivere una condizione di difficoltà.

 

Ma oggi, grazie a scelte oculate e all’entrata in scena, nel 2012, della Famiglia Gavio come azionista e alla voglia di riportare un nome storico agli antichi fasti, la redditività e la presenza sul mercato di Baglietto stanno tornando considerevoli.

 

In questo clima di rinnovamento e di sguardo più sereno verso il futuro si inserisce infatti anche il nuovo accordo aziendale siglato, a settembre 2019, tra Baglietto e le segreterie provinciali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil assistite dalle Rsu aziendali.

 

Alla firma del documento si è arrivati perché l’azienda, che basava il suo welfare su una serie di accordi stipulati con i sindacati negli anni precedenti alla crisi del 2008, ha deciso di inserire il welfare in una più completa strategia HR.

 

“Ci trovavamo in una situazione che definirei ‘antica’, dove il Premio di risultato (Pdr) era più che altro un premio economico che veniva corrisposto quasi in maniera semiautomatica”, spiega Michele Gavino, Amministratore Delegato di Baglietto.

 

“Allo stesso tempo eravamo consci del fatto che dal 2012, dopo aver fatto una serie di investimenti e di attività per riportare l’azienda a livelli di redditività considerevoli, fosse necessario rinnovare l’accordo integrativo e riformare le regole interne all’azienda, che influiscono nella vita di tutte le nostre persone”.

 

La soddisfazione di essere riusciti ad andare oltre soluzioni superate è stata enorme: “Con un unico accordo abbiamo ridato un ordine logico, legiferando su tutto. Ora possiamo guardare avanti”.

 

Da fine 2015, ovvero da quando Gavino è arrivato in azienda, il nuovo board si è impegnato nel proporre un’immagine nuova dell’organizzazione, mantenendo però il collegamento con il passato: “La nostra storia e la nostra tradizione sono importantissime, ma dobbiamo rinnovarci per rimanere in un mercato che diventa sempre più agguerrito e più difficile”.

 

Rispondere alle necessità delle persone

 

Questo nuovo accordo sul welfare, attivo da ottobre 2019 e valido fino a dicembre 2021, rientra nel progetto flexible benefit, è integrativo del disposto contrattuale nazionale e consiste in un sistema di beni e servizi messi a disposizione del dipendente, a miglioramento della vita privata e lavorativa delle persone.

 

“La nostra azienda vive moltissimo anche di saloni nautici: queste attività comportano lo spostamento delle nostre barche, equipaggi che lavorano senza sosta, personale dedicato a vendita e presentazione dei prodotti impegnato in trasferte anche il sabato e la domenica”, spiega Gavino.

 

“Quindi in una volta sola abbiamo colto l’occasione per riorganizzare e ridefinire anche tutti questi ambiti, cercando di farlo in una maniera il più possibile moderna e senza allontanarci troppo dal contratto di riferimento, quello Metalmeccanico. Il tutto, ovviamente, riconsiderando alcune difficoltà e disagi che intervengono sulla vita privata di ciascuno quando siamo impegnati lontano da casa”.

 

C’è stata, poi, anche una ridefinizione degli obiettivi: “Ce ne siamo dati di molto importanti e relativamente ai quali è legato il Pdr”. Una parte del Pdr può essere convertita in voucher spendibili in beni e servizi tramite un accordo che il Gruppo Gavio aveva già allargato anche ad alcune sue società che fanno capo al mondo delle autostrade.

 

“Oltre alla cifra minima definita nel rinnovo del contratto nazionale del 2018, il dipendente può, di sua iniziativa e comunicandolo all’azienda entro una determinata data, corrispondere una cifra maggiore per utilizzarla a seconda delle sue necessità”.

 

Il provider scelto da Baglietto è stato messo a disposizione dalla società Allianz: “La piattaforma è stata fatta valutare prima dai sindacati, per permettere loro di capire come fosse organizzata e come funzionasse; l’hanno trovata interessante. Tra i beni più apprezzati, ci sono i buoni su Amazon, perché tramite il sito si può comprare qualsiasi cosa, persino fare la spesa al supermercato, quindi è una moneta di scambio estremamente utile.

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