Flybus, un welfare partecipato per ridurre il turnover

Flybus, un welfare partecipato per ridurre il turnover

Sostegni per asili nido, rette universitarie, visite mediche, abbonamenti in palestra e viaggi. Così l’azienda titolare del marchio Cortina Express pensa al benessere dei dipendenti

 

Andare incontro alle esigenze dei dipendenti e ridurre il turnover. Ellen Broccolo, Direttore di Esercizio di Flybus, riassume così l’approccio al welfare adottato dall’azienda veneta, titolare del marchio Cortina Express, che opera nel campo delle autolinee a lunga percorrenza e noleggio autobus.

 

“Il nostro settore, con l’avvio di tutti i nuovi player, ha una domanda molto alta. Quindi c’è un grosso turnover. Abbiamo deciso di introdurre il welfare aziendale per cercare di ridurlo e perché teniamo molto al rapporto tra le persone. Pensare alle esigenze di vita dei nostri dipendenti ci sembrava il modo migliore per aumentare il loro grado di soddisfazione”.

 

Gli oltre 60 dipendenti, assunti per la maggior parte con il Contratto collettivo nazionale autoferrotranvieri Anav, ogni mese hanno a disposizione 100 euro previsti dal Ccnl e 150 euro stanziati da Flybus, che possono essere implementati da un premio di risultato.

 

“Adottiamo un sistema a scaglioni che assegna delle quote per ogni obiettivo raggiunto”, spiega Broccolo. “Teniamo conto di tre voci: contestazioni disciplinari, sinistri e consumo di carburante. Si ottiene un premio di 20 euro se non si commettono infrazioni disciplinari, di 40 se non si hanno incidenti e di altri 40 se con un litro di carburante si raggiungono almeno 4,40 chilometri”. I bonus vengono erogati solo nel momento in cui il dipendente garantisce almeno 21 giorni di presenza in un mese.

 

Una piattaforma versatile

 

Si può scegliere come utilizzare il proprio budget tramite la piattaforma di TreCuori, che permette a ciascun lavoratore di selezionare il fornitore di beni e servizi di welfare che preferisce. Le opzioni sono innumerevoli: dai servizi alla famiglia, come i rimborsi per gli asili nido o l’assistenza agli anziani, alle visite mediche specialistiche. E ancora: interessi sui mutui, corsi di formazione, rette universitarie. L’autista può scegliere anche di usufruire di sostegni per attività sportive, tempo libero e viaggi.

 

“La piattaforma è molto versatile”, sottolinea il Direttore di Flybus. “Alcuni erogatori di servizi sono già registrati, ma c’è anche la possibilità di registrarne altri. Nel caso dei buoni spesa, ad esempio, si possono richiedere le tessere di catene di supermercati molto conosciute, ma anche stampare buoni generici che possono essere usati ovunque”.

 

Nella maggior parte dei casi il servizio viene pagato direttamente da TreCuori. In alternativa, è possibile chiedere il rimborso della spesa sostenuta. La cifra che si accumula mensilmente deve essere spesa entro 6 mesi dalla chiusura del regolamento di welfare, fissata per il 31 dicembre 2020. Se al 30 giugno 2021 il denaro a disposizione non è stato utilizzato, il credito viene azzerato.

 

Il coinvolgimento dei dipendenti

 

La sperimentazione è iniziata a settembre 2019 nella sede di Venezia e da gennaio 2020 il modello è stato introdotto a Cortina. “Nei primi mesi abbiamo cercato di capire quali fossero le esigenze dei dipendenti. Abbiamo somministrato loro dei questionari mirati, che ci hanno permesso di inquadrare il loro assetto familiare e di comprendere quale fosse il loro stile di vita”, racconta Broccolo.

 

La fase di ascolto e raccolta dei dati è stata seguita da Synotius, società di servizi HR, specializzata in welfare aziendale. Con il supporto di Gabriele Guerra, Temporary HR Manager di Flybus, sono stati poi organizzati incontri per gruppi nel corso dei quali l’azienda ha cercato di intercettare le esigenze degli autisti e ha illustrato loro la piattaforma.

 

Nell’introduzione di questo tipo di operatività non è stato semplice far comprendere ai dipendenti le potenzialità e i vantaggi di un sistema completamente innovativo. Tuttavia, una volta superati i dubbi, l’adesione al welfare aziendale è stata molto alta. A fine gennaio circa l’80% dei dipendenti aveva già utilizzato tutto il plafond a sua disposizione. Considerando che per il settore dei trasporti questo modello di welfare rappresenta una novità, l’azienda si dice “molto soddisfatta” del risultato.

 

Migliorare la conciliazione vita-lavoro

 

“Quello che ho potuto vedere in questi mesi è che c’è un grosso interesse verso queste tematiche, che per molti sono ancora sconosciute”, osserva Broccolo. “Appena ci siamo mossi, c’è stata grande attenzione da parte di tanti colleghi del settore, compresi quelli del trasporto merci”. Gli autisti passano molte ore al lavoro: dare attenzione alle loro esigenze non favorisce solo il loro benessere, ma anche la produttività e il clima lavorativo.

 

I servizi che riscuotono più successo sono quelli dedicati alla scuola, dal rimborso del trasporto e dei libri ai soggiorni studio all’estero. Questo sistema consente ai lavoratori di avere un margine di spesa in più da dedicare alla propria famiglia e soprattutto ai figli. Secondo il Direttore di Flybus, la ‘chiave del successo’ del piano di welfare è proprio questa attenzione alla conciliazione vita-lavoro.

 

“Credo che il welfare aziendale sia il futuro”, conclude il Direttore di Esercizio. “Questo approccio richiede un grande lavoro di ascolto che oggi, malgrado tutti i mezzi di comunicazione di cui disponiamo, si sta un po’ perdendo anche sul luogo di lavoro. Noi vogliamo evitare che questo avvenga e fare in modo che i nostri dipendenti si sentano a casa”.

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valentina.iorio@este.it