Il welfare per comprendere le reali necessità delle persone

Il welfare per comprendere le reali necessità delle persone

Il Gruppo Tinexta ha iniziato ad affrontare il welfare aziendale in modalità organica nel 2020: tra le iniziative, ha erogato la differenza lorda fra quanto percepito dal dipendente in regime di Fis e la retribuzione piena

 

Il Gruppo Tinexta ha scelto di sostenere i collaboratori che nei primi mesi dell’emergenza sanitaria hanno subito una riduzione del proprio compenso a seguito dell’adozione, da parte delle aziende del gruppo, dell’istituto del Fondo di integrazione salariale (Fis). Concretamente, l’azienda ha erogato la differenza lorda fra quanto percepito dal dipendente in regime di Fis nel periodo di emergenza Covid e la retribuzione piena che avrebbe percepito, calcolata in base alle ore di Fis utilizzate nel periodo in questione.

 

“A fine 2020, quando l’azienda ha verificato che esistevano le condizioni per farlo, l’Amministratore Delegato ha proposto un’opera di compensazione per capire come sostenere i dipendenti”, commenta con Tuttowelfare.info Maria Tringali, Direttore Risorse Umane e Organizzazione Tinexta. “Non erano molti i collaboratori interessati dalla Fis, però poi si sa che per ognuno è importante quello che sembra relativo agli altri. Al di là del segnale economico puntuale, ha dato un segnale di attenzione e di cura per le necessità delle persone”. Tutte le aziende del gruppo hanno aderito e la restituzione ha coinvolto oltre 300 dipendenti, per un totale di circa 49mila ore di Fis usufruite. Gli importi relativi sono stati erogati con le retribuzioni del mese di dicembre.

 

Un piano aziendale organico per tutte le realtà

 

Questa non è stata l’unica iniziativa messa in campo dal gruppo negli ultimi mesi per il benessere delle persone. “Abbiamo iniziato ad affrontare il welfare aziendale in modalità organica e di gruppo proprio nel 2020. Nei primi tempi abbiamo visto come le varie controllate gestivano le proprie opzioni di welfare con lo spirito di creare un’identità comune, nel rispetto delle necessità specifiche delle singole realtà”, racconta Tringali.

 

Ora l’azienda ha una piattaforma welfare di gruppo (Welion di Generali) utilizzata per i premi di produzione, assistenza sanitaria, formazione, benefit specifici e altri servizi. “Quelli più usati dai dipendenti sono i buoni per gli acquisti online e i buoni benzina, oppure in periodi particolari le agevolazioni per i libri scolastici o la palestra”, aggiunge Tringali. Per quanto riguarda le somme dedicate, sono a scelta delle singole società.

 

Prima di lanciare la piattaforma è stata effettuata un’analisi del contesto interno per approfondire le politiche di welfare nelle controllate, le nuove esigenze di miglioramento e le opportunità per i dipendenti. Da questo studio è emersa una situazione eterogenea: alcune aziende avevano già attiva da diversi anni una politica di welfare istituita per volontà del datore di lavoro tramite un regolamento e/o contratto-accordo aziendale (contrattazione di secondo livello). “Questa prevedeva, per esempio, la possibilità di convertire in welfare tutto o in parte i premi di risultato”, spiega Tringali. Altre realtà, invece, riconoscevano il welfare legato a obblighi dei contratti nazionali applicati dalle loro società.

 

L’obiettivo del progetto era rendere omogenea per tutti la possibilità di usufruire degli strumenti di welfare. “Nel nostro pacchetto retributivo non vogliamo solo elementi contrattuali, ma creare engagement e vogliamo che le persone restino per l’attenzione che poniamo verso il loro benessere”, sottolinea Tringali. La situazione venutasi a creare nel 2020 a causa della pandemia ha spostato il focus aziendale sul sostegno ai dipendenti e alle loro famiglie. “Oltre all’attenzione nella gestione sanitaria dell’emergenza (sanificazioni, adeguamento postazioni di lavoro per renderle sicure, Smart working ecc.) abbiamo attivato diverse tipologie di iniziative con la speranza di far sentire alle persone la nostra vicinanza”, racconta la manager di Tinexta.

 

Alle iniziative aziendali serve una comunicazione adeguata

 

Per citarne qualcuna, da marzo 2020 è stata fornita un’assicurazione sanitaria specifica per l’infezione da Covid-19 per dipendenti delle aziende, amministratori e fornitori più vicini, un rimborso dei test sierologici e il vaccino antinfluenzale con adesione volontaria. “Abbiamo al contempo strutturato anche un progetto di sostegno psicologico utile a fronteggiare la situazione in atto attraverso sia l’erogazione di un ciclo di circa una decina di seminari online proprio sul tema dell’anti fragilità, sia incontri di coaching per aiutare le persone interessate nello sviluppo delle risorse utili ad affrontare il momento di incertezza che ci troviamo a vivere”, aggiunge Tringali. Nel periodo natalizio, inoltre, sono stati organizzati tre webinar educativi dedicati ai bambini, in cui i formatori hanno spiegato tematiche particolari come il coraggio e la responsabilità. “Senza contare tutte le attenzioni canoniche dei dispositivi di protezione individuali, degli orari flessibili o dello Smart working”.

 

Per Tringali la chiave di successo di questa tipologia di progetti aziendali risiede in una comunicazione efficace del progetto stesso non solo in fase di lancio verso i dipendenti, ma puntando anche a tenere sempre viva l’attenzione e attrazione degli stessi attraverso un piano di comunicazione strutturato nel medio lungo periodo. Oltre alla newsletter destinata ai dipendenti (che comunica notizie legate all’azienda), infatti, è stato lanciato un altro strumento di lettura sul web, Improvexta, sviluppato per condividere contenuti formativi e opportunità di conoscenza, sia sull’emergenza sia su come affrontare tematiche di sviluppo anche in questa situazione: stimoli, incentivi a letture, a film, o altro.

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