Il welfare secondo Credem

Il welfare secondo Credem

Il gruppo bancario punta a una consulenza sempre più qualificata per le imprese clienti e non. Con questo obiettivo in testa ha siglato un accordo per offrire servizi welfare.

 

Credem fa rotta verso il welfare aziendale. Obiettivo: ampliare la gamma di servizi a disposizione delle imprese clienti con soluzioni per il benessere dei propri dipendenti. «A spingerci in questa direzione non è stata una logica di business, ma la volontà di fare consulenza qualificata ed evoluta a imprenditori e aziende», ha subito chiarito Alessandro Denti, 41 anni, da poco nominato Responsabile della neonata divisione Sviluppo. Ad accompagnare la banca su questa nuova strada è Eudaimon, la società con la più completa proposta in Italia per il welfare aziendale, con la quale Credem ha siglato una partnership per offrire alle aziende interessate una piattaforma per implementare e gestire dall’interno i loro piani welfare. «Ci rivolgiamo a un target potenziale di 8 mila aziende e 1,1 milioni di persone dipendenti di queste aziende », spiega Denti, «e a quel 40% delle imprese italiane che ha sì attivato un servizio welfare ma senza avere una piattaforma dedicata e completa che consenta loro di diversificare l’offerta di beni e servizi, semplificare la spendibilità dei premi, promuovere e valorizzare al meglio, sia internamente sia verso il mercato, gli investimenti fatti».

 

 

Con quali criteri avete selezionato un provider come Eudaimon fra i tanti presenti sul mercato?Siamo molto esigenti con noi stessi e vogliamo lavorare con partner di qualità. Questa è la nostra filosofia da sempre ed è stata la base da cui siamo partiti quando abbiamo selezionato Eudaimon, operatore con alle spalle una storia e una consolidata esperienza maturata sul campo. E poi conoscevamo la società da tempo visto che già da due anni segue il nostro piano interno “Welfare per noi”, attivo fin dal 2014, che ha sempre ricevuto feedback positivi da parte dei nostri 6 mila dipendenti. Così è stato naturale rivolgerci a loro anche quando abbiamo deciso di allargare il progetto welfare alle aziende clienti e non.
Quali obiettivi vi siete dati?
Il welfare è un’ occasione unica per consentire alle imprese non solo di godere dei vantaggi fiscali previsti dalla Finanziaria, ma anche per fidelizzare, attrarre e coinvolgere sempre più i dipendenti nell’attività aziendale. Concetto questo che in Italia si sta facendo strada piano piano anche tra le Pmi e non solo tra le grandi aziende. Per questo il primo obiettivo che ci siamo dati è quello di essere sul mercato e non avere fretta. Lo consideriamo un investimento a lungo termine a favore delle aziende made in Italy.
Perché a lungo termine?
Perché il significato più profondo del welfare aziendale, nonostante in questi ultimi due anni se ne sia parlato molto, è ancora poco conosciuto tra le imprese di medie dimensioni che rappresentano lo zoccolo duro della nostra economia.
E voi come pensate di diffonderlo?
Tramite i commerciali di Eudaimon con l’obiettivo di fare chiarezza e di offrire un servizio di qualità costruito sulla base delle singole esigenze della nostra clientela. Il nostro partner mette a disposizione delle aziende una comunicazione efficace e una piattaforma semplice con un servizio di assistenza telefonica dall’Italia dedicato, che non è così scontato oggi.
Piattaforma semplice cosa significa esattamente?
Di facile utilizzo per gli utenti, cosa fondamentale per la riuscita di un piano welfare e per ottimizzare gli investimenti fatti in questa direzione. Alla piattaforma offerta da Eudaimon si può accedere da pc, tablet e smartphone, anche tramite app, e consente alle aziende clienti di dotarsi di un portale attraverso cui i dipendenti possono avvicinarsi con semplicità a servizi assistenziali, sanitari e previdenziali, assicurativi e bancari, tempo libero e cultura, rimborsi delle spese sostenute per l’educazione dei figli e la cura della famiglia, all’acquisto di beni e servizi.
Come vi siete organizzati per approcciare le aziende?
A inizio anno abbiamo formato 140 sviluppatori dislocati su tutto il territorio nazionale.  Il secondo step è stato poi quello di formare la rete commerciale corporate e small business, (gestori che seguono le aziende più piccole). I nostri commerciali hanno il compito di capire se l’azienda possa essere interessata a un incontro con gli specialisti di Eudaimon per spiegare loro questo servizio e capire l’interesse ad approfondire il tema welfare. Un lavoro di semina lungo ma che siamo certi darà i suoi frutti. Tra aziende small business e corporate, solo tra i clienti abbiamo oltre 6 mila realtà in target da visitare, ma intendiamo rivolgerci anche alle imprese non clienti. Un lavoro iniziato lo scorso marzo… siamo solo agli inizi.
Oltre alla piattaforma avete pensato ad altri servizi in chiave welfare da offrire alle aziende clienti?Per ora abbiamo integrato la piattaforma con una nostra offerta assicurativa e bancaria ad hoc con l’intenzione di ampliarla sempre più, arricchendola di prodotti evoluti in grado di soddisfare le nuove esigenze di dipendenti e dei loro familiari.
Pensate di attivare anche accordi e partnership con aziende del terzo settore presenti sul territorio?
Creare sinergie con società del terzo settore e pubbliche presenti sul territorio è fondamentale e lo sarà sempre più in futuro, non a caso è uno degli obiettivi che ci siamo dati. Al momento stiamo studiando le modalità con cui procedere. Sempre con l’intento di offrire il meglio alle imprese e al loro capitale umano.

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