La sostenibilità di Oleificio Zucchi: qualità, trasparenza e diffusione di una nuova cultura

La sostenibilità di Oleificio Zucchi: qualità, trasparenza e diffusione di una nuova cultura

Una storia di oltre 210 anni, una proprietà della stessa famiglia da sei generazioni, un brand molto conosciuto in Italia e all’estero. Il successo di Oleificio Zucchi S.p.A., fra le più importanti aziende olearie in Italia, si basa sull’attenzione della qualità lungo tutta la sua filiera ma anche su un approccio alla sostenibilità a 360° che abbraccia il rispetto per il lavoro, le persone e l’ambiente. Questi sono da sempre stati i valori fondanti di Oleificio Zucchi e ne hanno influenzato le scelte fin durante tutti questi anni.

 

“Siamo garanti di una filiera responsabile, sostenibile e certificata, inoltre, dal 2000, rendicontiamo tutte le nostre attività in ambito di impatto ambientale ed il nostro Bilancio di Sostenibilità è giunto oggi alla 17° edizione. Per noi di Oleificio Zucchi l’approccio sostenibile non è solo necessario ma produce risultati concreti ed economicamente misurabili, visibili solo con la diffusione di una cultura appropriata, azioni congiunte e un dialogo aperto e costante con le parti sociali e le istituzioni” dichiara Roberta Gorini, Human Resources Oleificio Zucchi Spa.

 

Qualità e trasparenza lungo tutta la filiera

 

Trasparenza, rispetto, fiducia, reputazione e continua condivisione delle reciproche competenze sono i valori chiave che caratterizzano il forte legame di partnership con il cliente e gli stakeholder.

 

Per garantire la sostenibilità di tutta la filiera, Oleificio Zucchi ha realizzato nel 2015, attraverso un disciplinare volontario garantito da Legambiente e con la certificazione di filiera ISO 22005, un progetto che ha portato sugli scaffali della Distribuzione e in e-commerce una gamma completa di oli composta da prodotti interamente tracciati. Questi recano in etichetta il marchio “Consigliati da Legambiente” a garanzia di rigorosi e verificabili controlli su qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità e provenienza del prodotto lungo tutta la catena del valore.
Certificando il rispetto di stringenti requisiti ambientali, sociali, economici e nutrizionali, si garantisce così al consumatore un prodotto salutare, rispettoso dell’ambiente e del territorio, oltre che giusto nel riconoscimento economico del lavoro.

 

Nel 2018 il progetto si è allargato oltre i confini nazionali, con la nascita dell’Olio EVO dell’Unione Europea proveniente da filiera certificata sostenibile, che estende per la prima volta il rigoroso disciplinare della certificazione di Sostenibilità CSQA ad altri Paesi europei, come Spagna e Grecia.

 

La “Filiera 4.0”

 

L’innovazione digitale è stata la chiave che ha permesso all’Oleificio Zucchi di creare questa Certificazione: il progetto “Filiera 4.0”, avviato nel 2016, è il primo esempio innovativo nell’agroalimentare in grado di valorizzare sia la tracciabilità dell’origine e la sostenibilità (ambientale, sociale, economica), sia gli aspetti di prodotto relativi alle caratteristiche nutrizionali e salutistiche dell’olio extravergine da olive.

 

Lo sviluppo di un portale dedicato ha reso possibile la raccolta di una grande mole di dati relativi a tutte le fasi della filiera (dalla coltivazione delle olive fino all’imbottigliamento e al trasporto) per verificare il rispetto dei 150 requisiti richiesti dal disciplinare, necessari alla certificazione. In seguito è diventato lo strumento per governare e gestire le diverse filiere olearie che Oleificio Zucchi ha in carico sia per il proprio brand che per marchi privati.

 

Restituire valore alla comunità: formazione e condivisione del know-how

 

Oleificio Zucchi ha scelto per primo di valorizzare l’arte del blending (cioè la mescolanza di oli di tipologia e provenienza diverse per creare nuovi abbinamenti di gusto e aromi) condividendo il proprio know-how e sensibilizzando a un consumo consapevole di questa nuova cultura dell’olio di oliva. Per farlo ha coinvolto partner come il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, Legambiente e la Scuola de La Cucina Italiana, organizzando in Italia e nel mondo eventi dimostrativo e di degustazione.
Sempre sul fronte formazione e divulgazione, Oleificio Zucchi ha deciso di rivolgersi ai futuri professionisti in cucina raccontando la varietà e la ricchezza del mondo dell’olio. È quindi diventato sponsor a Cooking Quiz, gameshow didattico incentrato sul mondo della Cucina e della Gastronomia, rivolto agli studenti delle classi quarte degli istituti alberghieri di tutta Italia.

 

A livello più locale, Oleificio Zucchi è da sempre impegnato nel sostenere il territorio del Cremonese (il suo primo stabilimento venne infatti costruito proprio a Cremona nel 1922) attraverso iniziative in ambito sociale, culturale, educativo e sportivo.
Nel febbraio 2020 il Comune di Cremona ha conferito all’allora Ceo Alessia Zucchi il titolo di Ambasciatore di Cremona nel mondo, per la spinta innovativa e la salvaguardia del saper fare italiano che caratterizzano il business dell’azienda.

 

La tutela dell’ambiente

 

La gestione ambientale rappresenta da sempre una delle priorità per Oleificio Zucchi, tant’è vero che l’azienda è stata la prima in Italia ad aver certificato la Carbon Footprint di una intera gamma di oli di semi. Questa certificazione ha consentito di valutare le quantità di gas serra associate all’intera filiera dei prodotti, dal campo allo smaltimento, con l’obiettivo di attuare misure di riduzione e di compensazione.

 

In quest’ottica, un altro importante investimento è stato la realizzazione di un raccordo con la rete ferroviaria regionale nel 2009, che ha consentito di ridurre in modo significativo il trasporto delle materie prime su gomma e, quindi, abbattere le emissioni di CO2. Secondo il Bilancio di Sostenibilità 2020, rispetto al 2016 si è registrata una diminuzione del 10% delle emissioni dirette e indirette di anidride carbonica per ogni tonnellata di olio lavorata.

 

Inoltre l’azienda aveva investito in un moderno impianto di cogenerazione ad alto rendimento, fondamentale, oltre che per la produzione di energia elettrica, anche per il recupero di energia termica, che viene ceduta interamente alla fabbrica. I consumi totali di energia mostrano una riduzione del 4,3% dal 2016 e del 1% tra il 2019 e il 2020.
Nel 2019 è entrato inoltre in funzione un moderno impianto di trigenerazione, che contribuisce in maniera significativa all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale: con l’installazione di questo impianto, infatti, l’azienda riesce a produrre il 90% del proprio fabbisogno elettrico.

Un altro importante risultato riguarda lo smaltimento di rifiuti: questi non vengono avviati alla discarica, ma al trattamento finalizzato al recupero, di cui il 9,7% il recupero come materia, e il 90,3% il trattamento finalizzato al recupero come compostaggio e alla digestione anaerobica.
In ottica di economia circolare, dopo un periodo di studio iniziato nel 2020, l’azienda sta consolidando un progetto nell’ambito dei sottoprodotti derivanti dal processo di raffinazione: le terre di decolorazione esauste, da rifiuto, diventano un sottoprodotto e vengono utilizzate nella produzione di laterizi.

 

Sempre secondo il Bilancio Sostenibilità 2020 dell’azienda, ammontano ad oltre 3,8 milioni di euro gli investimenti per la protezione delle acque, dell’atmosfera e gestione dell’energia. Le spese di gestione ambientale totali sono aumentate dell’11% rispetto al 2020 e del 48,1% nel confronto con il 2016.

About the Author /

redazione@mediainteractive.it