Sacchi, il welfare che viene da lontano

Sacchi, il welfare che viene da lontano

Per lo storico distributore di materiale elettrico la definizione di un ventaglio di iniziative dedicate al welfare è solo il più recente capitolo di una storia iniziata oltre dieci anni fa e preparata per accogliere nuove idee e suggestioni inedite.

 

 

I piani istituzionali e gli accordi dedicati erano ancora ben al di là da venire quando Sacchi Elettroforniture decise di porre in atto una serie di iniziative mirate al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. Per l’azienda fondata nel 1957 e oggi forte di 56 punti vendita nel Nord Italia per un fatturato 2017 da 482 milioni, l’occasione fu rappresentata dall’apertura del nuovo polo logistico di Desio (Monza e Brianza). A disposizione degli addetti – il distributore ne conta oggi 1.030 circa – fu messo un servizio gratuito di trasporto-navetta, prima tappa di un percorso evolutivo che prese piede immediatamente. A seguire, in tempi in cui l’idea di welfare aziendale doveva ancora far breccia nell’impresa italiana, vennero corsi di formazione extra-lavorativa e di pronto soccorso; o i programmi di supporto genitoriale curati da psicologi specializzati. Col tempo «l’efficacia dei progetti è aumentata», secondo quel che a Tuttowelfare.info ha detto il responsabile per le risorse umane Alessandro Magni, «e gli importi stanziati sono stati utilizzati l’anno scorso per la quasi totalità: 99,2%». Nati in anticipo rispetto al corpus normativo che li regola, i piani di welfare di Sacchi Elettroforniture sono andati via via arricchendosi e strutturandosi in maniera più compiuta.

 

On e off-line

 

«Grazie all’implementazione di una piattaforma web-based sviluppata in collaborazione con Easy Welfare», ha proseguito Magni, «il paniere dei servizi offerti si è ampliato accogliendo viaggi e pacchetti per il tempo libero, la cassa sanitaria, l’assistenza ai familiari in difficoltà e il supporto alla mobilità, tenendo conto della varietà delle possibili esigenze dei dipendenti». Perché è lo stesso pubblico di fruitori ai quali l’operatore si rivolge ad avere una natura estremamente variegata, spaziando dai neodiplomati e neoassunti sino ai collaboratori più storici; e dai single ai nuclei familiari più o meno numerosi. Per questo, con l’obiettivo di «identificare le aree di bisogno e indirizzarle», la proposta si è per esempio estesa alla possibilità di destinare una parte del plafond «al pagamento delle tasse universitarie». Si diversifica così il range delle convenzioni stipulate con i fornitori di servizi sui vari territori, mentre comuni «a tutta la popolazione aziendale, indipendentemente dai ruoli» sono le somme disponibili, «perché tutte le risorse vanno valorizzate, sostentate in modo omogeneo». Lo sviluppo della piattaforma e con essa del sistema-benessere approntato da Sacchi ha richiesto sforzi ulteriori di formazione e informazione del personale, cui è stato dato accesso a canali di help-desk insieme alla possibilità di incontrare in azienda consulenti specializzati.

 

Uno sforzo congiunto

 

La piattaforma è andata perfezionandosi e acquisendo quella chiarezza che «gli stessi feedback dei nostri collaboratori ci hanno chiesto di accrescere costantemente». In virtù di un impegno congiunto delle Risorse umane e del Marketing – «che vi si sono spesi in prima persona», ha preso forma la campagna di comunicazione sul progetto di welfare. Il ritorno in termini di produttività e introiti è difficile da calcolare, ma Magni ha idee chiare: «Questo investimento», ha detto, «si è agganciato al rapporto di fiducia fra azienda e collaboratore e lo ha consolidato rafforzando le relazioni costruite negli anni fra manager e collaboratori, dirigenza e forza  lavoro. In questo senso va visto come il tassello di un mosaico più complesso e il suo Roi è dato dal fatto che gli addetti sentono l’azienda vicina». Senz’ altro i probabili incrementi della produttività «saranno monitorati e misurati» ma a oggi la statistica ha registrato «un elevatissimo indice di soddisfazione per la spendibilità dei supporti offerti: dai rimborsi per spese sanitarie e scolastiche a viaggi e sostegno familiare». La gamma e il novero dei provider si estendono di pari passo anche su input dei dipendenti che segnalano, a seconda dell’ubicazione delle diverse sedi, i papabili nuovi partner. Questi ultimi, contrariamente a quel che accadeva forse nelle fasi iniziali, collaborano volentieri e con ben poche remore, perché ormai perfettamente consci dei benefici a cascata del sistema.

 

Comune sensibilità

 

Dai reparti e dagli uffici di Sacchi Elettroforniture l’attenzione ai bisogni dell’altro si sposta verso l’esterno, come dimostra l’esperienza della Onlus fondata dall’azienda lombarda. Grazie ai budget assegnati allo scopo a ogni filiale, l’Organizzazione finanzia le attività di enti come Caritas, Abio, Comitato Maria Letizia Verga, presso le quali i suoi dipendenti sono magari impegnati come volontari. «Rispetto al welfare propriamente detto», ha tenuto tuttavia a chiarire in chiusura Alessandro Magni, «ma è sicuramente un’espressione del livello elevato di sensibilità che ci caratterizza e ci ispirerà anche in futuro, a 360 gradi».

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