La cultura della salute e della prevenzione per un welfare evoluto

La cultura della salute e della prevenzione per un welfare evoluto

Il benessere non può limitarsi a essere una piattaforma di beni e servizi. Serve che le aziende si concentrino sull’aspetto più importante per le proprie persone, che riguarda una nuova sensibilizzazione sul tema.

 

Cultura e salute. Sono questi gli elementi fondamentali e imprescindibili del welfare aziendale secondo Antonio Corrias, Responsabile Sviluppo Associativo e Marketing Comunicazione di Assidim, la cassa di sanità integrativa non profit, che si propone di cambiare la cultura vendendo i fondamentali della salute come welfare aziendale. “Oggi si confonde il welfare con il benessere organizzativo. Il benessere non è una piattaforma di scambio di beni e servizi, ma un valore che si tende a dare per scontato: la salute”.

 

Relatore al convegno Tuttowelfare – Il welfare dalla A alla W, il primo evento di Tuttowelfare.info, Corrias ha illustrato la mission di Assidim, che oggi assiste 1.650 aziende per un totale di 250mila persone e 35mila nuclei familiari. “Cerchiamo di diffondere all’interno delle aziende, soprattutto quelle più piccole, e dei sindacati una vera cultura del welfare. I flexible benefit vanno bene, ma un imprenditore illuminato fa di più per garantire il benessere dei suoi dipendenti. Noi lavoriamo sul valore fondante del benessere, ossia la salute”.

 

Una sfida non semplice da vincere se si considera che, secondo una ricerca della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi di due anni fa citata dallo stesso Corrias, il 77% delle Piccole e medie imprese non sa dare un significato alla parola “welfare”.

 

L’innovazione al servizio della salute

 

L’innovazione e le tecnologie digitali possono essere utilizzate per cambiare la cultura, a supporto della comunicazione di questi concetti e delle campagne di sensibilizzazione sul tema. Ma l’applicazione delle nuove tecnologie può avere un impatto positivo anche sulla stessa sanità.

 

“In Italia i costi ‘inutili’ alla sanità pubblica, causati per esempio da chi si dimentica di prendere un farmaco salvavita, ammontano a 19 miliardi. Le piattaforme e le applicazioni digitali possono essere usate per fornire aiuto ai problemi di salute. Per esempio, attraverso un alert che avvisa i pazienti quando prendere un medicinale importante e i parenti se l’applicazione non riceve risposta dal paziente”, spiega Corrias. Per rispondere a questi bisogni di prevenzione, assistenza e telemonitoraggio dei dati clinici del paziente, Assidim ha deciso di completare la propria offerta di prestazioni con la soluzione MyClinic, una piattaforma digitale dedicata alla salute, mediante una partnership con Europ Assistance.

 

“Nove italiani su 10 si affidano a una ricerca su un motore di ricerca quando hanno disturbi di salute. Il problema è trovare una risposta seria, certificata, accurata e credibile. Per questo abbiamo sviluppato la piattaforma digitale MyClinic”, racconta Francesco Rimoldi, head of Utilities, Telco, Affinity & Health di Europ Assistance Italia.

 

La piattaforma offre la possibilità di fare una videoconferenza con un medico di base o specialista di una struttura sanitaria certificata, h24 e 7 giorni su 7, per avere una consulenza; di fare un’autovalutazione dei sintomi e avere una prima diagnosi in tempo reale, attraverso un algoritmo che analizza i sintomi dei pazienti, e indicazioni su come procedere in caso di episodio acuto; e di archiviare i propri dati sanitari e condividerli con un pool di medici parte di una struttura sanitaria certificata.

 

“È un modo nuovo di raccontare l’assistenza alle persone nelle aziende e una soluzione che si inserisce in una serie di obiettivi: accessibilità ai servizi legati alla salute; riduzione dei costi; e modernità di accesso alle prestazioni legate alla salute. Certo, non si può fare dall’oggi al domani, perché servono una centrale medica e un network di fornitori. Ma cerchiamo di accompagnare i nostri partner all’accesso di servizi fondamentali attraverso strumenti digitali”, conclude Rimoldi.

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alessia.albertin@tuttowelfare.it