Il volontariato conquista le imprese italiane

Il volontariato conquista le imprese italiane

Si chiama volontariato di impresa e si sta diffondendo a macchia d’olio anche in Italia. Molti, infatti, i benefici sia per le aziende sia per i dipendenti.

Quasi due aziende italiane su tre hanno promosso o promuovono attività il volontariato di impresa. Questo quanto emerge dalla ricerca di Sodalitas, la realtà di Assolomabarda che ha l’obiettivo di promuovere la Sostenibilità d’Impresa in Italia, e GFK Italia. Un trend interessante anche se si guarda alle dimensioni delle aziende: una su tre è, infatti, una PMI.

 

Cos’è il volontariato di impresa

 

Il Volontariato d’Impresa è un progetto in cui l’azienda incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno di organizzazioni non profit durante l’orario di lavoro (Fondazione Sodalitas, Ciessevi e Cergas Bocconi – 2013).
In Italia un’attenzione particolare è rivolta alle tematiche ambientali e a quelle sociali, con diversi target quali giovani, persone con disabilità e senza fissa dimora. Diverse sono anche le modalità con cui le aziende avviano e realizzano piani di volontariato: messa a disposizione di competenze professionali (50%) e in egual modo attività pratiche in team, seguono poi le attività di fundraising e raccolta prodotti (entrambe al 31%).

 

Prospettiva aziendale

 

L’indagine Sodalitas-GFK individua due categorie di vantaggi principali, quelli rivolti verso l’interno e quelli verso l’esterno. La sfera interna ha un peso maggiore: il 60% delle imprese intervistate ha, infatti, rilevato un coinvolgimento dei dipendenti superiore, il 49% un miglioramento del clima aziendale e il 38% un potenziamento del lavoro di squadra. Mentre l’effetto verso l’esterno più comune, condiviso dal 57% delle realtà, è il consolidamento della reputazione aziendale, seguito dallo sviluppo di relazioni nella comunità (49%).

 

Benefici per i dipendenti

 

Innanzitutto, è dimostrato che chi aggiunge la voce “volontariato” al proprio curriculum ha il 47% in più di possibilità di passare un colloquio. Ciò nonostante, solo il 10% di chi è alla ricerca di un lavoro la inserisce nel proprio CV. Non solo. Fare del volontariato è un’arma in più anche perché offre la possibilità di fare rete, networking. Come conferma anche la ricerca Deloitte Volunteer Impact 2013, l’81% dei responsabili delle risorse umane dichiara di prendere in considerazione le competenze acquisite con attività di volontariato di un candidato. Emerge inoltre che per l’80% dei rispondenti chi svolge volontariato raggiunge posizioni di leadership più facilmente, tanto che il 92% ritiene che l’attività solidale è un modo efficace di sviluppare competenze di leadership e ampliare il proprio bagaglio professionale.

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