Le banche guardano al business del benessere aziendale

Le banche guardano al business del benessere aziendale

Servizi a 360 gradi e piattaforme online per venire incontro alle esigenze dei dipendenti. Anche gli istituti di credito italiani sono entrati nel ricco mercato del welfare aziendale. Ecco come si sono mossi su questo versante IntesaSanpaolo, Unicredit, Ubi Banca, Credem e Bper.

 

Le banche aprono al welfare e non solo per i loro dipendenti. Diversi istituti nazionali, infatti, dopo averlo sperimentato all’interno per i loro impiegati hanno deciso di farlo diventare una voce di business offrendo il servizio alle Pmi clienti a caccia di consulenza in questa direzione.
Un esempio viene da IntesaSanpaolo che lo scorso anno ha lanciato la piattaforma Welfare Hub per fornire benefit alle aziende. Alle imprese piazza Castello garantisce un’offerta a 360 gradi: progettazione, sviluppo e monitoraggio dei piani di welfare. Sempre la banca fa sapere di essere spinta anche dal tentativo di agevolare la gestione delle risorse umane, facilitando i rapporti interni grazie agli strumenti di welfare aziendale. Welfare Hub è una piattaforma dove le aziende personalizzano i benefit in relazione alle esigenze dei propri dipendenti, che a loro volta scelgano che cosa usufruire. Quattro le aree tematiche dei servizi offerti: casa e famiglia, salute e benessere, svago e tempo libero, viaggi e mobilità. Sempre attraverso la piattaforma i lavoratori possono anche iscriversi al fondo per la previdenza complementare o comprare servizi finanziari. Alcuni servizi possono essere acquistati tramite voucher. Oltre 20 mila gli operatori convenzionati con Intesa.

 

Unicredit diventa partner di Easy Welfare e punta a un servizio personalizzato

 

La stessa strada l’ha imboccata Unicredit con il suo servizio Benefit&Welfare destinato alle imprese che hanno aperto un apposito “conto corrente Welfare” con il secondo gruppo bancario del Paese, e ai loro dipendenti. Due le offerte, cumulabili tra loro: Benefit Pack e Easy Welfare. Con Benefit Pack Unicredit offre prodotti finanziari come finanziamenti e mutui a condizioni particolari, destinati ai lavoratori delle imprese che aderiscono a questo servizio. I quali, attraverso un apposito sito, possono reperire tutte le informazioni necessarie e fissare appuntamento con gli agenti della rete. Il gruppo di piazza Gae Aulenti ha stretto una partnership con il provider Easy Welfare per fornire piani di welfare personalizzate alle imprese. Per le piccole e medie imprese, invece, è stato creato l’apposito pacchetto Welfare PMI.

 

UBI Banca si concentra su territorio

 

Coinvolgere i provider di prossimità più legati al territorio e stringere accordi (come avvenuto in Puglia con Confindustria) anche con le associazioni datoriali. Con questo obiettivo chiaro in mente, Ubi Banca, il quarto gruppo bancario nazionale, ha lanciato la piattaforma Ubi Welfare Il gruppo si fa forte dell’esperienza raccolta dalla divisione Ubi Comunità nell’offerta ai propri dipendenti sul versante della prevenzione, della cura, dell’assistenza, dell’educazione e del tempo libero. Al quartier generale di Bergamo guardano innanzitutto alla consulenza alle aziende per la realizzazione di piani welfare, basati anche sulle esigenze del territorio. Non a caso si parla di “soluzioni su misura”. La consulenza verte su aspetti in ambito amministrativo, organizzativo, fiscale e giuslavoristico. La piattaforma online, poi permette, ad aziende e lavoratori l’acquisto di servizi da soggetti convenzionati, che spaziano tra sanità integrativa, previdenza complementare, cura della famiglia fino alla “scontistica”. Attivata poi con l’Adapt una partnership per creare un osservatorio sul settore.

 

Credem, consulenza ad hoc per le aziende e piattaforma per i dipendenti

 

Più strategico l’approccio al mercato dei servizi di Credem che si è mossa prima con Eudaimon, società del gruppo che in questi anni è cresciuta nel segmento della consulenza in ambito welfare aziendale, diventando tra i leader nazionali in questo mercato. Forte di quest’esperienza e del programma interno Welfare per noi è stata poi lanciata una piattaforma per pc, tablet e smartphone che permettere solo ai dipendenti di “acquistare” servizi assistenziali, sanitari, previdenziali, assicurativi, bancari, destinati al tempo libero o alla cura dei familiari. Dalla stessa piattaforma si possono chiedere i rimborsi per le spese sostenute, per esempio, per l’educazione dei figli. Alla base di questo asset anche una rete di 400 tra promotori e client prospect. Tre i pacchetti base: People care, incentrato sui servizi di cura; Flexible benefits che, come recita il sito di Credem, permette al lavoratore di «comporre il proprio carrello welfare»; Welfare card, dove l’azienda garantisce ai dipendenti una cifra prestabilita da spendere per beni, servizi e prestazioni di welfare aziendale.

 

Bper, quando l’unione di competenze diverse fa la forza

 

Banca popolare dell’Emilia Romagna ha studiato un pacchetto destinato alle esigenze delle piccole e medie imprese. Con realtà specializzate nella consulenza o nell’erogazione di servizi sanitari (Willis Towers Watson e SiSalute) ha realizzato una piattaforma per prodotti nel campo dell’integrazione pensionistica, della sanità, del sociale e della mobilità.  Il dipendente – attraverso pc, tablet e smartphone – può convertire autonomamente il premio aziendale.

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