Obiettivo: comunicare ai dipendenti

Obiettivo: comunicare ai dipendenti

Le esperienze di due medie imprese molto radicate sul territorio e attive nel settore del credito mostra che, indipendentemente dalle piattaforme tecnologiche, i network interni, se ben utilizzati, contribuiscono a comunicare al personale e a elevare il grado di partecipazione alla vita d’azienda.

 

La gestione efficace e razionale dei network aziendali può garantire risultati interessanti sul fronte del coinvolgimento dei dipendenti e di conseguenza sulla produttività. E le case history che lo dimostrano non mancano. Una di queste è quella che riguarda Banca d’Alba. «L’obiettivo che ci eravamo posti con il ridisegno della nostra Intranet», ha detto a Tuttowelfare.info Marco Cielo, Responsabile dell’organizzazione dell’istituto di credito, «era quello di creare uno spazio di lavoro virtuale, passando da una comunicazione unidirezionale a un modello a due direzioni, introducendo elementi collaborativi e riducendo al contempo i costi di gestione». Questo significa che i fruitori della piattaforma implementata dall’istituto piemontese si sono trasformati, da ricettori passivi delle informazioni veicolate, in utenti attivi a tutti gli effetti. «I contenuti forniti», ha proseguito Cielo, «sono di tipo eminentemente operativo e inerenti di volta in volta le normative e i regolamenti oppure le regole di ingaggio per collaboratori e partner. Rispetto al sistema precedentemente in uso il valore aggiunto è dato dal fatto che adesso l’utilizzatore interagisce con commenti e domande, dando vita a un botta e risposta». La soluzione è al centro di una suite di applicazioni gestibile anche in remoto tramite device mobili e include news relative ai progetti e alle attività in corso, un forum e una bacheca virtuale per notazioni e appunti, tool multimediali per la condivisione dei documenti. Il traguardo della diminuzione degli oneri gestionali è stato colto ed è «calcolabile a due cifre» ma è soprattutto l’introduzione di un motore di workflow nativo ad aver cambiato lo scenario.

 

Meno e-mail, più efficienza

 

«E-mail e telefonate», ha ricordato Cielo, «hanno subito un drastico calo» e così le perdite di tempo correlate. Le informazioni critiche sono accessibili con immediatezza e questo incide positivamente «sui tempi e le modalità di impiego complessivo delle risorse aziendali» grazie a un’architettura che per la sua semplicità non ha imposto alcun training ai dipendenti. «Tutto è accessibile agevolmente», ha continuato il responsabile organizzativo, «anche perché più standardizzato e accattivante nella forma come nei processi. La mole dei dati che la Intranet ci restituisce è cresciuta ma quel che più conta è che questi stessi dati sono più dettagliati, precisi, puntuali. Ne consegue una maggiore consapevolezza circa quel che siamo e vogliamo essere; chi siano i nostri dipendenti e quali, fra loro, i più ricercati. I feedback degli utenti descrivono quindi in una certa misura quale sia il vero volto di Banca d’Alba». Con video e immagini si dà spazio online alle iniziative sul territorio e agli eventi allestiti a beneficio delle famiglie e dei figli; ai piani di welfare naturalmente e ai relativi benefit; non da ultimo ai corsi di formazione. Da questo punto di vista perciò, l’opinione di Marco Cielo è che la Intranet di Banca d’Alba guardi ora «all’utente come persona, individuo a 360 gradi».

 

Stimolare il dialogo per fare squadra

 

Qualcosa di simile è accaduto, pur conservando la piattaforma di rete già in uso dallo scorso decennio e provvedendo via via all’aggiunta di nuovi tasselli, anche presso Credem. Con la differenza che qui il network societario è ancor più fortemente orientato alla gestione di contenuti legati al welfare. «Per renderli più visibili», ha detto la Intranet manager Francesca Zeverino, «vengono posizionati in evidenza alla home page generalista aperta a tutte le società del gruppo, con banner a tutta pagina e grazie anche all’applicazione dedicata Proteo per la visualizzazione del calendario degli eventi e iniziative, anche su dispositivi mobile».
Benessere, work-life balance, prevenzione e servizi per la persona, formazione per sé e per i figli rappresentano solo alcune delle voci di welfare che trovano abitualmente spazio sulla rete interna Credem e sono giudicate da Zeverino «fra le più apprezzate dal personale». Certo, però, il coinvolgimento o engagement della forza lavoro passa anche per altri aspetti. Per esempio attraverso la possibilità di gestire informazioni specifiche e mirate alle diverse funzioni aziendali, fra la consultazione di quotazioni e titoli e quella di disposizioni e norme. «Essenziale», ha sottolineato Francesca Zeverino, «è avere messo a disposizione degli addetti strumenti e informazioni utili a promuovere e consolidare la cultura societaria di Credem. Sappiamo tuttavia che i margini di miglioramento sono ancora notevoli e per questo stiamo già pensando a un restyling, benché le sue tempistiche non siano ancora state definite. Quello di cui avvertiamo la mancanza è una maggiore interattività, bi-direzionalità, magari in una veste social. Il concetto di engagement ha un ruolo centrale e la bi-direzionalità della comunicazione è importantissima. Anche perché i riscontri ottenuti da parte dei nostri utilizzatori contribuiscono a migliorare il dialogo, che di per sé stesso serve a far squadra».

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