Siav, il welfare a piccoli passi

Siav, il welfare a piccoli passi

Orario flessibile, buoni pasto, assistenza sanitaria integrativa, formazione, team building e numerose convenzioni con il territorio. Ecco il piano di benessere dell’azienda padovana di software.

 

 

Guarda al futuro Elisa Masetto, HR Manager di Siav, ma senza perdere di vista la concretezza. “L’obiettivo per il 2020? Ampliare i servizi e le convenzioni per i nostri collaboratori, continuando ad investire in temi quali la formazione, il team building e il telelavoro”.

 

Siav, azienda con sede in provincia di Padova, ogni giorno aiuta oltre 3mila clienti a gestire documenti e processi digitali, realizzando soluzioni software su misura e offrendo consulenza normativa. Per farlo, dà lavoro a quasi 250 persone: sviluppatori, tecnici informatici, commerciali e personale amministrativo. Sono per la maggior parte uomini, e l’età media si assesta al di sotto dei 40 anni.

 

“Applichiamo il Ccnl del commercio e non abbiamo un accordo di secondo livello che preveda l’erogazione di Premi di risultato. Esiste comunque un sistema premiante in base al quale la direzione, ogni anno, stanzia premi o aumenti suddivisi per reparto: si tratta di bonus in denaro una tantum per chi si distingue sotto determinati aspetti, come l’impegno o la proattività”, spiega la Responsabile delle Risorse Umane.

 

La vicinanza al territorio e i benefit per i dipendenti

 

Le occasioni rivolte al benessere dei dipendenti in azienda non mancano: si può fare richiesta di orario part-time o flessibile, sono previsti buoni pasto per tutti, c’è la possibilità di assistenza sanitaria e vengono proposti corsi gratuiti di formazione (mirati sia all’aggiornamento di discipline utili all’azienda, sia a supportare i lavoratori nei loro hobby).

 

In sede c’è uno spazio ricreativo aperto a tutti e le convenzioni con le realtà del territorio – che permettono di approfittare di sconti vantaggiosi – sono diverse: dal gommista al meccanico, dal parrucchiere all’estetista, dalle assicurazioni (per previdenza o per assicurazioni sulla vita) all’autolavaggio e tante altre ancora.

 

“Quelle con palestre e piscine sono le convenzioni più gettonate, ci si può andare sia in pausa pranzo, sia la sera”, continua Masetto. Anche per questo c’è l’obiettivo di attivare a breve un vero e proprio piano strutturato di welfare: “Così i bonus a disposizione sarebbero cifre nette e non lorde con maggiori vantaggi per i nostri collaboratori”.

 

Telelavoro prima che Smart working

 

La novità più importante, disponibile già dal 2019, è la possibilità di effettuare il telelavoro una volta a settimana, rivolta in particolare a chi è inserito nei reparti tecnici dell’azienda.

 

“L’iniziativa è stata lanciata nel 2019, superando qualche perplessità”, riprende la Responsabile delle Risorse Umane di Siav. Il timore era che la produttività diminuisse o che si faticasse a coordinarsi con chi lavora in azienda. “Ma all’ultima riunione di gruppo le testimonianze di chi già fa telelavoro sono state rassicuranti, per questo si è deciso di estendere l’opzione dal reparto sviluppo software anche a chi si occupa dei sistemi informativi”, insiste.

 

Per avvalorare la sua tesi, porta un esempio virtuoso: “Due nostri collaboratori effettuano il telelavoro in via eccezionale per tutta la settimana ormai da anni. Sono la dimostrazione che non esistono controindicazioni a questa opportunità. Anzi: spesso è il collaboratore da remoto a ‘rimproverare’ i colleghi in sede. Dice che è colpa loro se tardano le consegne”, scherza Masetto.

 

Sicuramente il vantaggio principale è la possibilità di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: si evitano ore di viaggio, stress da auto. Per il lavoratore questo sicuramente aumenta la produttività. Un altro vantaggio, che riguarda direttamente l’azienda, è che il telelavoro aiuta a efficientare e migliorare i processi interni e a lavorare per obiettivi.

 

Sicuramente può lavorare in modalità agile chi ha un forte senso di responsabilità ed una forte competenza di work-life balance. È una competenza che va formata e costruita. È anche per questo che abbiamo e stiamo continuando ad investire costantemente in formazione legata alle soft skill.

 

Questi i principali vantaggi. Per aiutare le Risorse a collaborare abbiamo pensato di organizzare il telelavoro nella stessa fascia oraria dei colleghi in ufficio, così collaborare è più semplice. Inoltre, preferiamo che il lavoro venga svolto da casa, escludendo ad esempio i luoghi pubblici.

 

“Il servizio che offriamo ai clienti tocca aspetti molto delicati della gestione aziendale, e non vogliamo rischiare di mettere a repentaglio la privacy di nessuno”, chiarisce.

 

È bene procedere a piccoli passi, insomma. “Ma alleniamo quotidianamente la fiducia reciproca e il senso di responsabilità che si respira in Siav, quindi non escludo che un giorno il telelavoro possa evolvere in Smart working” a tutti i livelli e in molti altri reparti.

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giulia.riva@este.it