Welfare a misura di genitore

Welfare a misura di genitore

Dall’orientamento scolastico dei figli al supporto per gestire le prime fasi della nuova vita. Si evolve l’offerta di servizi per la genitorialità, con l’obiettivo di trasformare l’esperienza in occasione di engagement.

 

Il sostegno alla genitorialità, in termini di welfare aziendale, viene spesso offerto solo nei primi due-tre anni di vita dei figli. Vi sono però momenti critici nella crescita dei figli – quelli caratterizzati dalle grandi scelte – in cui i genitori necessitano di aiuto. A questo scopo sono nati diversi progetti di orientamento scolastico e lavorativo, erogati come servizi di welfare aziendale.

 

Il supporto offerto è indirizzato ai giovani, figli dei dipendenti, arrivati in una di quelle fasi decisive della vita: la scelta di che cosa ‘fare da grandi’. Con laboratori, incontri con le aziende, simulazioni di colloqui di selezione e workshop, i progetti di orientamento scolastico possono accompagnare gli adolescenti in questa decisione delicata, ma di estrema rilevanza per il loro futuro. Uno strumento volto a migliorare il work-life balance dei dipendenti e delle loro famiglie e ha ottenere un maggior engagement da parte dei lavoratori.

 

I progetti di orientamento scolastico sono mirati a migliorare l’empowerment dei ragazzi: la consapevolezza di se stessi, delle proprie capacità e degli strumenti utili a prendere la scelta giusta, sia in termini di indirizzo scolastico sia di percorso lavorativo. Un viaggio alla scoperta delle proprie inclinazioni e delle proprie passioni. Un allenamento volto alla comprensione dei propri punti di forza e a come poterli valorizzare al meglio.

 

Le soft skill al centro dei programmi

 

Un obiettivo fondamentale di questi progetti di orientamento è l’esplorazione delle soft skill, quelle competenze che non si imparano a scuola, ma che sono fondamentali per affrontare nel modo corretto l’entrata nel mondo del lavoro.

 

Insomma l’orientamento scuola-lavoro si trasforma in una vera e propria ‘palestra’ per sviluppare spirito di sacrificio, intraprendenza, autonomia, team work e orientamento al risultato. I ragazzi imparano quanto un giusto atteggiamento e una mentalità positiva siano gli ingredienti vincenti per superare gli ostacoli che il futuro – scolastico e lavorativo – presenterà loro.

 

Fra i vari progetti di orientamento scuola-lavoro offerti dalle aziende, spicca Push to Open (P2O) dedicato ai ragazzi iscritti al quarto e quinto anno di scuola superiore, ‘fratello maggiore’ del neonato P2O Junior, dedicato ai giovani di seconda e terza media alle prese con la scelta dell’istituto superiore.

 

Il progetto, ideato da Jointly, è già alla quarta edizione e proprio grazie a P2O, nell’ottobre 2018, il player di welfare aziendale ha ottenuto il premio AIF-Adriano Olivetti, per la categoria ‘Etica & Responsabilità Sociale’. Affiancando laboratori telematici a workshop in team, P2O offre la possibilità di far rientrare l’orientamento nel computo delle ore di Alternanza Scuola Lavoro.

 

“Noi vogliamo essere da subito chiari con i ragazzi”, spiega Francesca Rizzi, CEO di Jointly, “dal nostro progetto non devono aspettarsi risposte, ma un aiuto a farsi delle domande”. La volontà, infatti, è quella di accompagnare gli studenti nel proprio percorso di scelta, offrendo loro non la soluzione, ma una ‘cassetta degli attrezzi’ utile per poter operare una scelta consapevole.

 

La stessa Jointly, in collaborazione con BDO, il network internazionale di società indipendenti che offrono servizi di consulenza professionale, ha di recente raccontato il Report d’impatto relativo all’ultima edizione del progetto. La soddisfazione e il gradimento rilevati sono degli ottimi indicatori di quanto il P2O sia uno strumento utile e coinvolgente non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori, che vedono ridotte – come si evince dal report esposto – le ansie relative alla scelta del percorso dei figli.

 

La scelta del futuro parte dal passato

 

Purtroppo, spesso, i genitori cercano di influenzare le scelte di vita dei figli, spingendoli a seguire le loro orme, proseguendo la loro carriera o convincendoli a realizzare quello che era il loro sogno. I percorsi di orientamento sono, per questo motivo, rivolti anche agli adulti, ai quali vengono offerti gli strumenti per poter comprendere meglio le aspirazioni e le inclinazioni dei propri figli e poterli dunque supportare nella decisione da prendere.

 

Secondo il Report d’impatto sociale 2018-2019 del progetto P2O, durante il percorso di orientamento gli studenti imparano a dar maggior ascolto al proprio talento e minor peso alle preferenze di amici e genitori, come rivela più del 90% dei partecipanti. Un’esperienza che, per la quasi totalità degli studenti (98%), è dunque in grado di apportare miglioramenti alle proprie capacità di scelta.

 

Ma i genitori non necessitano di supporto solo nei momenti delle scelte dei propri figli. È utile, infatti, raccogliere una ‘richiesta d’aiuto’ che va oltre la difficoltà di aiutare il figlio a prendere una decisione. I genitori manifestano sempre più la necessità di essere accompagnati durante tutto il percorso di vita dei ragazzi.

 

Da questo bisogno nasce, sempre con Jointly, un nuovo welfare da offrire ai dipendenti: il terzo modulo di P2O, Genitori in divenire. Un viaggio dedicato ai genitori, attraverso le esigenze dei giovani, che fornisce gli strumenti per affrontare al meglio i momenti delle grandi scelte. Con il nuovo progetto, spiega Rizzi l’obiettivo è di “accompagnare i genitori e i figli dall’inizio, da quando si possono fare i primi errori, cioè dalle prime scelte di vita”.

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francesca.albergo@este.it