Terjus, l’osservatorio open source sul Terzo settore

Terjus, l’osservatorio open source sul Terzo settore

Un osservatorio e nuovo punto di riferimento open source per i quadri del Terzo settore, i professionisti, gli studiosi e coloro che hanno ruoli di responsabilità nella Pubblica amministrazione

 

Nel 2017, secondo dati Istat, le istituzioni non profit attive in Italia erano 350.492, e impiegavano 844.775 dipendenti. I numeri erano in crescita, e oggi il Terzo settore coinvolge in Italia quasi 6 milioni di volontari e 850mila dipendenti, distribuiti in oltre 360mila organizzazioni, rappresentando più del 4% del Pil. Numeri che evidenziano il ruolo da protagonista nell’economia sociale del Paese, e la cui azione è stata fondamentale anche durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

 

Per sviluppare e promuovere cultura e ricerca su filantropia e impresa sociale, con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto per la vita degli enti e dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore del 2017, è nato Terzjus, l’osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già Sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli.

 

Terjus si propone come piattaforma open source per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, un’efficace e corretta applicazione della riforma. Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo, ma aperto agli apporti delle altre discipline che vede tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open-Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

 

Un nuovo punto di riferimento autorevole per i quadri del Terzo settore

 

Durante la presentazione ufficiale, che si è svolta a Roma a fine giugno 2020, è giunto il messaggio d’auguri del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha definito gli operatori del Terzo settore alleati di cui le istituzioni non possono fare a meno per arrivare nelle case di tutti, per aiutare chi ha bisogno e per assistere chi versa in gravi difficoltà. Anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lasciato un messaggio di augurio e apprezzamento al Presidente di Terzjus per aver dato vita ad uno strumento incisivo di comunicazione e socializzazione.

 

“Quando – nel maggio 2018 – ho concluso il mio incarico di Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mi sono domandato cosa potesse essere utile fare per dare sostegno e continuità alla riforma più importante a cui avevo lavorato negli anni di Governo 2014-18, la riforma del Terzo settore. Con la riforma, infatti, era stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento della nostra Repubblica un ‘diritto comune del Terzo settore’. Ma mi rendevo conto che il viaggio era ancora lungo e pieno di insidie”, ha raccontato Bobba.

 

Mancava, tra l’altro, la verifica dell’impatto che la riforma avrebbe generato sugli enti del Terzo settore. Da qui è nata l’idea di Terzjus, che promuove attraverso attività di studio e ricerca la comprensione ed un’efficace applicazione del nuovo ‘diritto comune’. Un osservatorio che analizza la situazione attraverso un sito accessibile a tutti e aggiornato, che punta a diventare un punto di riferimento autorevole per i quadri del Terzo settore, i professionisti, gli studiosi e coloro che hanno ruoli di responsabilità nella Pubblica amministrazione.

 

L’osservatorio fornisce poi un rapporto annuale (il Terzjus Report Italia) che spiega ciò che sta accadendo nel campo del diritto comune del Terzo settore, e un rapporto biennale che riguarda l’Europa. “C’è molto da fare. Ma c’è soprattutto da elaborare e connettere pensieri, esperienze e proposte affinché il Terzo settore non sia più terzo, ma primo”, ha suggerito Bobba.

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