Decreto aiuti bis: sale a 600 euro il tetto per i benefit aziendali esentasse

Decreto aiuti bis: sale a 600 euro il tetto per i benefit aziendali esentasse

Importanti novità sul fronte del welfare aziendale nel decreto aiuti bis: sale a 600 euro il tetto per i benefit aziendali esentasse

 

Bonus 200 euro e cuneo fiscale

 

Sono tante le novità al Decreto Aiuti bis presentato ieri in conferenza stampa dal Ministro dell’economia Daniele Franco e alcune di queste riguardano da vicino il mondo del lavoro. Si comincia con l’estensione del bonus 200 euro a quei lavoratori che fino a oggi ne erano rimasti esclusi e che verrà erogato entro il mese di ottobre.

Si passa al taglio del cuneo fiscale, fino al 2% per tutti i lavoratori con uno stipendio lordo al di sotto dei 35.000 euro. Una novità che dovrebbe portare un aumento del netto in busta paga di circa 27 euro al mese per i lavoratori con un reddito di circa 35.000 euro, mentre chi per chi ha un reddito di 25.000 euro dovrebbe vedere il netto in busta paga lievitare di circa 20 euro al mese. Per quanto riguarda la durata della misura, a chiarirla è l’articolo 21 della bozza del decreto, che recita, al comma 1, in “via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è incrementato” dell’ 1,20%.

 

I fringe benefit

 

Infine la novità più importante sul fronte del welfare aziendale. Il tetto dei cosiddetti fringe benefit esentasse viene innalzato con effetto retroattivo da 258 a 600 euro per il 2022. Ricordiamo che il bonus potrà essere utilizzato “per bonus spesa alimentare, ricariche telefoniche e altri beni di consumo esentati dalla base imponibile e si includono nella lista anche le somme per il pagamento delle utenze del servizio idrico, dell’energia elettrica e gas naturale” come ha spiegato ieri il ministro Franco.

 

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