Il nuovo welfare s’ispira al passato

Il nuovo welfare s’ispira al passato

Aggiornamenti normativi. Buone pratiche. E scenari futuri. La guida “Welfare aziendale”, curata da Tiziano Treu (Cnel) propone l’analisi degli strumenti per prendersi cura dei dipendenti.

 

Le prestazioni e i servizi di welfare aziendale nella fase di emergenza sanitaria hanno esercitato – e ancora esercitano – un ruolo vitale per la sopravvivenza delle organizzazioni. Per riflettere su questo contributo e sulle prospettive di ulteriore sviluppo è nata la guida Welfare aziendale, curata da Tiziano Treu, Presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), partner di Fieldfisher Italia ed esperto di Diritto del Lavoro e di relazioni industriali.

 

Il volume analizza gli strumenti per la migliore gestione del welfare aziendale, cioè un effettivo sostegno ai lavoratori: la ricerca è rivolta a prestazioni come la formazione, la cura e l’assistenza dei familiari, gli interventi sanitari, le misure pensionistiche e di previdenza integrativa. “Il welfare aziendale si è consolidato per necessità in moltissime organizzazioni, ed è sempre più connesso con il welfare pubblico, di cui è integrativo o a volte addirittura sostitutivo”, ha spiegato Treu in occasione della presentazione del libro.

 

Per le aziende, uno dei principali elementi di interesse è dato dai vantaggi fiscali derivanti dell’utilizzazione dei servizi messi a disposizione dei dipendenti e loro familiari, quando previsti da disposizione contrattuali. “Le imprese che hanno un welfare avanzato hanno potuto affrontare meglio le difficoltà”, ha confermato Angelo Pandolfo, Partner e Responsabile del Dipartimento Pension and Health Insurance di Fieldfisher Italia, tra i principali studi professionali nel campo della consulenza Tax, Legal, Labour e Risk & Compliance.

 

Il sostegno alla genitorialità è la vera sfida futura del welfare 

 

Nel volume sono inoltre trattati aspetti particolari come il welfare premiale, incentivato nel caso di utilizzo di piattaforme web, cioè la possibilità di convertire il Premio di risultato in welfare che consente una riduzione della tassazione. È il premio in busta paga, infatti, il più desiderato dai lavoratori secondo l’analisi più recente sui benefit più desiderati dai lavoratori, effettuata da Harris Interactive per Sodexo, azienda di ristorazione collettiva che propone anche servizi di welfare, oltre ai buoni pasto. A proposito di aziende, nel volume una sezione è dedicata a 30 best practice e casi aziendali delle più importanti imprese nazionali, tra cui Fincantieri, Hera e Lamborghini. L’obiettivo è quello di raccontare i vari modelli di welfare aziendale realizzati e le forme di comunicazione che sono state messe in atto. Alla stesura del volume ha contribuito anche Chiara Lupi, Direttrice responsabile di Tuttowelfare.info.

 

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri del welfare aziendale, Treu è convinto dell’importanza del cambiamento dei ruoli anche in famiglia, perché si è sempre più consapevoli che il carico di cure debba essere diviso. “Il sostegno alla genitorialità è la vera sfida del welfare aziendale: la questione ha una grande rilevanza sociale e merita anche un sostegno pubblico”, ha dichiarato Pandolfo. Una sorta di ritorno alle origini, come scrive Treu nell’introduzione al volume, riferendosi anche alla contrattazione: “Sono aumentate le misure di welfare previste non negli accordi collettivi, ma nei regolamenti aziendali. Secondo alcune analisi il regolamento sarebbe anzi diventato la fonte principale delle regole del welfare aziendale, come in passato”.

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