Cessione del Quinto, novità 2019

Cessione del Quinto, novità 2019

L’Inps ha dato il via a un nuovo schema di convenzioni finalizzate a disciplinare i finanziamenti ai pensionati con la cessione del Quinto dell’assegno. Nel nome della privacy e della sicurezza.

 

Novità sul fronte della cessione del Quinto dello stipendio da parte dell’Inps che di recente ha dato il via a un nuovo schema di convenzioni finalizzate a disciplinare la concessione di finanziamenti ai pensionati, da estinguersi dietro cessione fino a un quinto della pensione.

Il nuovo schema di convenzione è stato adottato dall’Inps con la Determinazione presidenziale n. 151/2018 a fronte dell’entrata in vigore, nel maggio scorso, del Gdpr (General Data Protection Regulation), l’insieme di norme Ue che disciplina il trattamento e la circolazione dei dati personali relativi alle persone fisiche e a quelle giuridiche, ovvero cittadini e organizzazioni. Obiettivo? Creare uno standard più semplice per il trattamento dei dati, creando anche uno status di certezza giuridica che accompagni il trasferimento di dati dall’interno all’esterno dell’Europa. Lo schema di convenzione Inps ed il Regolamento sono stati oggetto di una puntuale revisione che ha portato all’introduzione di nuovi articoli finalizzati a disciplinare: il recupero dei crediti residui; i rinnovi di contratto; la variazione beneficiari quote mensili ed altre modifiche.

 

Privacy e sicurezza prima di tutto

 

Moacir Giansante

«L’iniziativa dell’Istituto di previdenza sociale conferma la nostra preoccupazione nel promuovere la sicurezza e la privacy dei dati personali, in conformità con le disposizioni del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE (Gdpr)», spiega Moacir Giansante Country manager per l’Italia di SalaryFits, piattaforma che offre prodotti o servizi di Welfare Aziendale alle imprese, integrandosi con diversi sistemi di busta paga, dando così la possibilità di gestire meglio la detrazioni direttamente dagli stipendi. «Il vantaggio della nuova formulazione Inps per la convenzione, infatti, è disciplinare la cessione del quinto della pensione, in modo sempre più sicuro, veloce e automatico, combinando la tecnologia con la protezione dei dati personali», spiega Giansante. «Proprio quello che succede con la nostra piattaforma, che consente alle società clienti di facilitare notevolmente le transazioni legate al flusso di busta paga e quindi promuovere il welfare aziendale. Alla fine, la nostra soluzione permette alle imprese di promuovere il benessere finanziario tra i propri dipendenti attraverso un ambiente digitale sicuro e che soddisfa gli obblighi previsti dalla normativa Gdpr».

 

Quasi un lavoratore su 10 è indebitato

 

Velocità, sicurezza e massimo rispetto delle normative Gdpr in materia di privacy non sono caratteristiche da poco per aziende private, pubbliche e per l’Inps che si trovano a gestire finanziamenti personali tramite la cessione del Quinto dello stipendio che ancora rappresenta una delle modalità preferite dagli italiani per ottenere soldi in prestito. Tanto che, in base agli ultimi dati a disposizione, la domanda di Cessione del Quinto è cresciuta dell’11,5% rispetto al 2016. Un dipendente su 10, in pratica, sta usufruendo di questa possibilità per avere denaro a disposizione per le proprie spese. La media dei prestiti si aggira attorno ai 15 mila euro da restituire in 5- 8 anni. Il motivo del successo di questo tipo di finanziamento? La sua semplicità e accessibilità. I prestiti con cessione del quinto prevedono infatti una trattenuta di massimo un quinto dalla busta paga (o dalla pensione) e un tasso di interesse fisso (quindi non soggetto a variazioni di rata in rata).

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