WeMi, baby sitter e polemiche

WeMi, baby sitter e polemiche

In Agosto, WeMi, il portale del Comune di Milano, è stato oggetto di critiche a causa di alcune tariffe fuori mercato dei servizi di baby-sitting proposti.

 

WeMi – il portale gestito dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune e realizzato dal Politecnico di Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – vuole essere un punto di incontro tra le esigenze delle famiglie milanesi e l’offerta di servizi, soprattutto a domicilio, già presenti in città. Le prestazioni rispondono a molteplici bisogni: baby-sitting, assistenza agli anziani, consulenza psicologica, ma anche piccole manutenzioni e traslochi. Inoltre, il progetto non è solo digital: dispone, infatti, anche di alcuni luoghi fisici, sparsi per la città, dove il cittadino può incontrare operatori professionisti e accedere ad alcune prestazioni.

 

Costi non linea con il mercato

 

La piattaforma si propone non solo di facilitare la ricerca di soluzioni di welfare, ma anche di combattere il mercato nero e le irregolarità, che a volte caratterizzano il settore dell’assistenza domiciliare, e di presentare un’offerta di qualità a costi accessibili per i cittadini, tanto che per le famiglie in difficoltà è gratuita.
È proprio questo aspetto, più strettamente economico, che ha catturato l’attenzione degli utenti a inizio di agosto (come riportato anche da Corriere.it). Nello specifico, alcuni degli annunci nella sezione “assistenza e cura dei bambini – baby-sitter” sul sito avevano costi decisamente fuori mercato, arrivando addirittura a tariffe orarie di 18 euro – un rincaro quasi del doppio se si considerano i 10 euro del voucher del “Libretto famiglia” (riferimento per collaborazioni occasionali e non continuative).
L’annuncio è stato prontamente rimosso. Ma le tariffe restano comunque fuori mercato, per ora.
Occorre precisare che nessuna responsabilità può essere attribuita al Comune. Il portale si limita infatti a suggerire alcuni enti, facilitando la ricerca al cittadino, che non è così costretto ad affidarsi al caso, e garantendo il coinvolgimento di personale qualificato. Anzi, con questo intervento innovativo la città di Milano dimostra ancora una volta la sua attenzione concreta alle tematiche welfare.

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valeria.gelosa@tuttowelfare.info