Previsti 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, come cambiano gli stipendi
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Previsti 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, come cambiano gli stipendi

Il governo, nel Def, ha previsto un taglio del cuneo fiscale da maggio a dicembre. Sarà finanziato con 3 miliardi di euro

 

Negli scorsi giorni il governo ha tolto il velo dal Def, il documento di economia e finanza in cui vengono definite le azioni e i margini di manovra per le novità a livello economico per l’anno in corso. Tra le novità che verranno intraprese, una delle più importanti è certamente un nuovo taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi al di sotto dei 35mila euro. “A fronte di una stima di deficit tendenziale per l’anno in corso pari al 4,35% del Pil”, si legge nel documento diffuso dal governo, “il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente (4,5%) permetterà di introdurre, con un provvedimento di prossima attuazione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi a valere sull’anno in corso”.

 

Per tutti i lavoratori che guadagnano fino a 35milla euro è previsto un taglio del cuneo fiscale del 2%, percentuale che cresce di un punto addizionale per tutti i lavoratori con un reddito che non supera i 25mila euro. La misura avrà un costo, per le casse dello stato, di circa 3 miliardi di euro e nelle intenzioni del governo servirà a sostenere il potere di acquisto degli italiani contro un’inflazione che ha iniziato la fase discendente, ma che resta a livelli altissimi rispetto all’anno scorso. Una mossa che comporterà un lieve aumento del netto in busta paga per i lavoratori. I redditi fino a 25mila euro lordi dovrebbero trovarsi  41,15 euro di aumento mensile, per un totale 493,85 euro annuale, mentre chi rientra nella fascia tra i 27.500 a 35mila euro di reddito, dovrebbe intascare fino a 390 euro in più. Per rimpinguare il guadagno netto ha pensato di applicare il taglio tra maggio e dicembre, andando così a rimpinguare in maniera maggiore il netto in busta paga.

 

Ricordiamo, infine, che il cuneo fiscale in Italia arriva al 46.5%, uno dei livelli più alti in Europa, e che attualmente è in carico per due terzi alle imprese e per un terzo ai lavoratori.

 

 

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