La mutualità come nuovo strumento di welfare

La mutualità come nuovo strumento di welfare

Nel mondo del lavoro che sta cambiando, le Società di mutuo soccorso si affermano sempre più come risorsa utile per lavoratori e imprese. Per un welfare sempre più inclusivo e solidale.

 

Mutualità è un termine ormai diffuso, entrato a far parte del nostro lessico. In particolar modo per quanto riguarda quelle modalità di lavoro e di rapporto basate sulla collaborazione e condivisione, che può essere fisica come nel caso del coworking, oppure a distanza, per esempio attraverso associazioni e comunità online di lavoratori con la medesima identità professionale e di mestiere.

 

A causa delle significative trasformazioni nel mondo del lavoro occorse negli ultimi decenni, la mutualità è diventata un tema su cui si giocano partite importanti. Un numero crescente di lavoratori, infatti, non è in grado oggi di accedere alle garanzie del welfare, pubbliche o private.

 

Volgendo lo sguardo al passato, sembra in un certo senso ripresentarsi per molte categorie quella mancanza, se non assenza, di protezioni che caratterizzò la seconda metà dell’Ottocento, periodo in cui la forza lavoro coinvolta nei processi di industrializzazione e di migrazione riuscì a fare passi in avanti proprio grazie alle forme della mutualità.

 

Ed è proprio questo un esempio, tra i tanti presenti nella storia dell’uomo, da cui partire, che dimostra quanto la dimensione associativa sia un elemento imprescindibile per costruire la protezione sociale. Un elemento capace anche di generare risposte innovative, sostenibili ed efficaci, e che si può integrare con le logiche di mercato.

 

Ecco che indagare in modo approfondito il concetto di mutualità e sondarne il significato e l’applicazione in concreto permette di individuare tutti gli aspetti e le prospettive del mutuo soccorso, affinché diventi lo strumento primario di un nuovo welfare, che sia inclusivo e solidale.

 

Proprio in questa direzione è andato il convegno I Significati della Mutualità che si è tenuto il 22 ottobre 2019 a Bologna, organizzato dalla Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità, e che ha raccolto una serie di importanti studiosi di vari ambiti disciplinari, che hanno parlato della mutualità legandola strettamente alle dinamiche che guidano il mondo del lavoro.

 

L’approccio scelto è stato quindi interdisciplinare. Ed è per questo che l’evento ha visto partecipare importanti economisti e giuristi, ma anche scienziati, storici ed esperiti di politica, che si sono riuniti per dare vita a un dialogo proficuo e individuare i confini entro cui definire il concetto di mutualità.

 

Insieme con Armando Messineo, Presidente nazionale della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, e a Placido Putzolu, Presidente della Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv), hanno infatti portato il loro contributo i docenti universitari Stefano Maggi (Università di Siena, e Presidente di Fondazione Cesare Pozzo), Mario Giaccone (Università di Torino, e Vicepresidente di Fondazione Pozzo), Guido Bonfante (Università di Torino), Maurizio Casiraghi (Università di Milano Bicocca), Franca Maino (Università di Milano), Vera Negri Zamagni (Università di Bologna) e Luca Nogler (Università di Trento).

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