Costruirsi la pensione integrativa con i risparmi
Nel 2021 sono aumentati i tassi di risparmio degli italiani. Ma ancora la propensione a investire in piani di integrazione pensionistica è limitata
I livelli di risparmio delle famiglie nel 2021 si sono attestati su livelli maggiori rispetto a quelli pre crisi, sia nell’Eurozona sia in Italia, con un incremento di circa il 7% rispetto al 2020. A evidenziarlo è il Rapporto annuale sulle scelte di investimento delle famiglie italiane redatto dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob). Si rileva, poi, una propensione alla liquidità, cresciuta – negli ultimi cinque anni – fino a raggiungere, a giugno 2021, il 32% delle attività finanziarie italiane (il 34% delle totali). Nello stesso lasso temporale, le obbligazioni sono diminuite ed è, invece, cresciuto il peso quote di fondi comuni, azioni e prodotti assicurativi e previdenziali.
Nel nostro Paese emerge anche una bassa capacità di pianificazione finanziaria: in più della metà dei casi i risparmiatori non studiano un piano né riescono a rispettare il budget prefissato (solo l’11% dichiara entrambe le abitudini), mentre il 75% dichiara di riuscire a risparmiare. L’avvento della pandemia di Covid-19 ha però avuto un grande impatto anche su questo importante aspetto: quasi tre intervistati su 10 segnalano una riduzione del reddito familiare; poco meno del 40% (le ‘famiglie fragili’), inoltre, dichiara una difficoltà nel gestire le spese fisse ricorrenti; il 28%, poi, ammette l’incapacità di far fronte a un’eventuale spesa imprevista di 1.000 euro; infine, il 32% riferisce un calo della propria ricchezza.
Pianificare gli investimenti con consapevolezza
Anche se il rapporto della Consob ha portata generalista e non specificamente rivolta alla previdenza complementare, possono svilupparsi delle considerazioni utili su come costruire l’integrazione pensionistica in Italia. Innanzitutto, sarebbe necessario aumentare – anche con iniziative istituzionali – il livello di alfabetizzazione sia in ambito finanziario sia in quello previdenziale. È importante per i cittadini avere consapevolezza dell’ammontare della futura pensione obbligatoria, quali sono le variabili del metodo di calcolo contributivo e quale l’età pensionabile presunta (che rappresenta il momento a partire dal quale si percepisce la pensione).
Indispensabile è anche capire come funziona la previdenza complementare, dalla contribuzione all’investimento e alle rendite. Il percorso di costruzione del proprio futuro tenore di vita va, infatti, inquadrato nell’ambito di un processo più ampio di financial planning con: l’individuazione delle risorse da destinare all’obiettivo compatibilmente con le proprie esigenze economiche, ponderando come gli effetti della crisi ‘mordano’ i bilanci familiari; la scelta del timing di adesione considerando che il termine del piano previdenziale coincide con il pensionamento, per cui prima si comincia più si amplia l’orizzonte di contribuzione e l’intervallo di investimento; la scelta del fondo pensione alla luce di come si struttura in termini di ampiezza e qualità dei comparti finanziari previsti, del livello dei costi e della tipologia di rendite; la scelta dell’opzione di investimento più adatta.
*Lorenzo Giuli è un esperto di previdenza complementare