I Premi di risultato 2020: una guida per capire novità e vantaggi

I Premi di risultato 2020: una guida per capire novità e vantaggi

Diego Paciello è autore della prima Guida di Tuttowelfare.info, che riassume i punti salienti dell’attuale normativa sui Premi di risultato

 

Il 60% dei contratti aziendali e territoriali che prevedono un Premi di risultato (Pdr) consentono di scegliere tra denaro e welfare. Lo ha annunciato il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con un nuovo Report sull’andamento dei Pdr, basato sui dati ricavati dalla procedura di registrazione telematica dei contratti aziendali e territoriali. Ma quali sono i vantaggi dei Pdr?

 

Tuttowelfare.info segue l’andamento normativo sui Premi di risultato da tempo, anche tramite l’organizzazione di un seminario sulla Risoluzione 36/E del 26 giugno 2020 dell’Agenzia delle Entrate. Questa ha chiarito, tra le altre cose, che la detassazione dei Pdr è possibile con obiettivi stabiliti in anticipo, cioè anche quando l’accordo sindacale viene siglato tardi rispetto all’inizio del periodo definito per la misurazione dell’incremento dei risultati: la data di sottoscrizione del contratto aziendale, quindi, non ha necessariamente effetti diretti sulla determinazione dell’ammontare del Pdr detassabile.

 

Il seminario è stato tenuto da Diego Paciello, dottore commercialista revisore dei conti e consulente fiscale per l’introduzione di misure di welfare aziendale e armonizzazione fiscale dei benefit aziendali, Responsabile dell’area fiscale, Welfare, Compensation and Benefits di Toffoletto De Luca Tomajo e Soci. Paciello è anche autore della prima Guida di Tuttowelfare.info, che riassume appunto i punti salienti dell’attuale normativa sui Pdr: I Premi di risultato 2020 – Se e come modificarli alla luce della Risoluzione 36 del 2020 dell’Agenzia delle Entrate.

 

Lo scopo di questa guida è approfondire i temi più importanti della circolare, dove sono stati forniti importanti chiarimenti e principi interpretativi in materia di detassazione dei Pdr che dimostrano, ancora più che in passato, quanto le aziende che intendono introdurli o modificarli debbano operare un’attenta valutazione delle circostanze che contraddistinguono il loro specifico caso, anche qualora intendano attivarsi per tenere conto, nella regolamentazione dei premi per i dipendenti, degli stravolgimenti che la pandemia da Covid-19 ha portato con sé.

 

Il libro suggerisce alle imprese come modificare gli accordi in materia senza incorrere nell’accusa di voler eludere i vincoli normativi, utilizzando anche casi concreti per assistere le aziende nella pianificazione degli accordi al fine di raggiungere l’obiettivo di tassazione agevolata del Premio di risultato. “Non è necessario inserire negli accordi più indicatori. Può essere sufficiente anche usarne solo uno, o più d’uno rispetto, però, a settori aziendali diversi”, scrive Paciello.

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