Il welfare a sostegno della crescita organizzativa
Era una startup nata a Milano. Oggi è un’azienda di quasi 30 persone con sede a Pescara. A sostenere l’evoluzione di Life Learning è anche il piano di benessere. Che migliora il clima aziendale. E attrae talenti.
È una realtà italiana che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, tanto da avere oggi 50 posizioni aperte che spaziano dal settore Commerciale alle Risorse Umane, fino alla Comunicazione: è Life Learning, azienda Edu-tech nata nel 2013 che dispone di un catalogo di 2.500 corsi e 50 master certificati.
Dopo gli inizi di Milano, l’azienda ha aperto anche la sua sede operativa a Pescara: “Qui la vita costa meno e non è un aspetto da sottovalutare; io stessa sto comprando casa e posso testimoniare come i prezzi siano inferiori; in più possiamo utilizzare il welfare anche per il tasso del mutuo”, esordisce con Tuttowelfare.info Valentina Casula, Project Manager di Life Learning.
“A Pescara ci siamo trasformati in un’azienda strutturata, dopo che Rodrigo Di Lauro, CEO e Founder dell’azienda, aveva lanciato l’attività, come fanno un po’ tutte le startup, a Milano. Nel 2018 ci siamo certificati ISO 9001, proprio in ambito formazione; nel 2019 l’abbiamo rinnovata e, tutto ciò che creiamo, ovvero i percorsi, i servizi, la contrattualizzazione, è tutto coordinato con la certificazione”.
Chiaro che la scelta di spostarsi da Milano e Pescara desta molta curiosità. E la Project Manager di Life Learning spiega i motivi del trasferimento: “Di Lauro aveva il desiderio di creare un’opportunità importante per il territorio abruzzese, che si è trasformata anche in un valore aggiunto per l’organizzazione stessa”.
“L’azienda, infatti, dà lavoro non solo a persone di Pescara o dell’Abruzzo – magari chi si era trasferito all’estero o al Nord Italia – ma pure a chi, non di queste zone, ha scelto di vivere qui, trovando in noi un’occasione di crescita professionale. Inoltre, lo spostamento ci ha consentito di creare una struttura moderna, che segue il modello americano con innovative postazioni di lavoro, piante, sala relax: chi visita l’azienda, resta sbalordito per come è strutturato l’ufficio”.
Life Learning resta una realtà molto giovane, visto che l’età dei dipendenti varia dai 21 ai 40 anni. Ed è una delle aziende con una spiccata vocazione femminile: “Il 70% dei lavoratori è donna e proprio le donne ricoprono tutti i ruoli di responsabilità manageriale”, spiega Casula. “C’è, dunque, una forte attenzione alla questione maternità: alcune colleghe sono mamme e hanno anche più di un figlio. Il welfare può essere utilizzato per ottenere permessi o per pagare le rette l’asilo: c’è totale disponibilità anche sugli orari”.
Benessere per il miglior clima aziendale
Lo scatto ‘decisivo’ di Life Learning c’è stato negli ultimi due anni, quando l’azienda è passata da quattro a 23 lavoratori, con Contratto collettivo nazionale metalmeccanici. Un ampliamento che, naturalmente, porta necessariamente a dover fare i conti con le esigenze di più dipendenti: “Dal 2018 abbiamo iniziato a costruire la nostra politica legata al welfare, affidandoci a Easy Welfare”, spiega la Project Manager di Life Learning.
“Non abbiamo ancora un welfare manager, se ne occupa il nostro HR. C’è una parte di welfare più legata allo stipendio, con una serie di bonus che ogni dipendente può utilizzare: c’è chi va in palestra, chi ha viaggiato, chi ha fatto degli acquisti che riteneva necessari, chi li ha utilizzati per i buoni benzina; abbiamo anche una parte di welfare salute”.
Da non sottovalutare quella parte di welfare che non è strettamente economica: in ufficio c’è una sala relax in cui tutti possono usufruire gratuitamente di caffè, snack e bibite. Più volte ci sono state esperienze di team building e attività di orienteering. “Si tratta si attività che fanno crescere i dipendenti, ed è un qualcosa di personale oltre che lavorativo”, conclude Casula.
“Il nostro obiettivo, con le politiche di welfare, è innanzitutto quello di migliorare il benessere dei dipendenti in forza all’azienda, e poi, chiaramente, vogliamo anche attirare nuove risorse. Ci stiamo organizzando in vista di ulteriori assunzioni: già si inizia a parlare di un asilo aziendale o, comunque, di convenzioni per i bambini delle lavoratrici delle aziende. Ci sono tante idee in questa direzione”.