Fondi pensione e investimenti Esg, la sostenibilità entra nel welfare

Fondi pensione e investimenti Esg, la sostenibilità entra nel welfare

Nella valutazione, gestione dei rischi e definizione delle strategie di investimento, sempre più spazio trova la finanza verde. Ma come si applica alla pensione integrativa?

 

L’investimento con criteri socialmente responsabili rappresenta una tendenza sempre più accentuata nel panorama internazionale inserendosi in un contesto sempre più attento e sensibile al tema. Dal Forum di Davos alla Carta di Assisi, numerosi sono i momenti di riflessione sulla finanza Esg (Environmental, social and governance) come strumento per favorire un nuovo paradigma di sviluppo, non dimenticando le iniziative della Commissione europea di promuovere un piano di investimenti massiccio definito “Green New Deal” e, nel nostro Paese, lo specifico capitolo avente la stessa denominazione nell’ultima legge di Bilancio che introduce anche i nuovi titoli di Stato “green”.

 

Con riferimento ai fondi pensione, e più in generale agli investitori previdenziali (il riferimento è alle Casse di previdenza dei liberi professionisti), l’indirizzo dell’Unione europea sembra essere quello di richiamarne l’attenzione sull’esigenza di adottare, in materia di investimento delle risorse, un approccio strategico e di lungo periodo, che tenga conto dei fattori Esg nella valutazione e gestione dei rischi, oltre che nella definizione e realizzazione delle strategie di investimento.

 

Valutare con attenzione i singoli titoli

 

Nel concreto quali sono le possibili declinazioni degli investimenti Esg applicati ai fondi pensione? Le vie nel concreto sono essenzialmente due: gli investimenti in azioni rappresentative di aziende che operano nel rispetto dei principi di natura sociale, solidale e ambientale; l’investimento nel risparmio ‘verde’.

 

La prima possibilità si concretizza nella selezione di titoli di imprese che non investono su industrie belliche o su produttori di sostanze inquinanti, di alcolici, di tabacco, o ancora che non rispettano i diritti umani e permettono lo sfruttamento di donne e bambini, o rispettano i diritti umani e sono ambientalmente compatibili. Il risparmio ambientale, o verde, privilegia, invece, gli investimenti su aziende attive nel business ecologico, in produzioni biologiche, in Paesi del Terzo mondo o che adottano forme distributive eque.

 

Diventa allora importante la selezione, quella fase che tecnicamente si definisce screening, dei singoli titoli sia in senso positivo (inclusione) sia negativo (esclusione). Gli effetti finanziari che possono prodursi in conseguenza di un approccio Esg sono rappresentati da un lato da una sostanziale riduzione della volatilità, escludendosi settori con elevato rischio di controversie-boicottaggi-modificazioni normative, dall’altro però una minore diversificazione del portafoglio.

 

Va sottolineato come la normativa comunitaria, in fase di recepimento nel nostro Paese (il riferimento puntuale è alla direttiva Iorp 2 e alla direttiva cosiddetta “shareholder rights”), dispone come i fondi pensione negoziali e preesistenti con soggettività giuridica (tipici entrambi di piani di welfare aziendale) devono avere di un sistema di governo idoneo ad assicurare la sana e prudente gestione dei rischi che gravano sul fondo pensione, inclusi i rischi Esg.

 

Va anche ricordato come già la disciplina previdenziale italiana previgente attuale prevede come i fondi pensione siano tenuti a esporre nel rendiconto annuale e, sinteticamente, nelle comunicazioni periodiche agli iscritti se e in quale misura nella gestione delle risorse e nelle linee seguite nell’esercizio dei diritti derivanti dalla titolarità dei valori in portafoglio si siano presi in considerazione aspetti sociali, etici e ambientali.

 

Anche i recenti stress test sui fondi pensione collettivi posti in essere dall’Eiopa, l’Autorità di vigilanza europea sui fondi pensione e sulle assicurazioni, hanno considerato i fattori Esg tra quelli da monitorare.

 

Il valore degli Esg per la reputazione aziendale

 

Da evidenziare come un fondo pensione occupazionale che sia dotato di uno o più comparti Esg sembra poter recare un duplice beneficio in una prospettiva di welfare aziendale. Da un lato sembra soddisfare un bisogno crescente da parte dei lavoratori iscritti a fondi pensione come testimoniato dall’ultima indagine campionaria condotta da Mefop secondo cui il 39% del campione ritiene che il fondo pensione debba tenere conto di aspetti ambientali, sociali e di governance nella scelta degli investimenti.

 

Il 39% del campione ha risposto affermativamente; il 48% ritiene che debba farlo solo nel caso in cui tale scelta non comporti un aggravio dei costi o una riduzione dei rendimenti. Per il restante 13%, il fondo pensione dovrebbe puntare a una massimizzazione dei rendimenti, senza vincolo alcuno.

 

Eloquenti anche i risultati dell’Indagine annuale Acri-Ipsos Gli italiani e il risparmio realizzata in occasione della 95esima Giornata mondiale del risparmio del 31 ottobre 2019 secondo cui emerge una crescente consapevolezza degli italiani rispetto ai temi della sostenibilità (il 71% ne ha sentito parlare), e di conseguenza la loro preoccupazione, che determina una volontà di agire in prima persona sia come consumatore (52% più attento nei consumi), sia come risparmiatore (36% più attento negli investimenti).

 

Esiste anche una certa consapevolezza che il risparmiatore, attraverso le proprie scelte, possa condizionare il comportamento delle aziende (53%), e tale consapevolezza è molto legata al livello di informazione circa la sostenibilità: di conseguenza, più di un terzo degli individui, inizia a porre sempre più attenzione al comportamento sostenibile delle aziende in cui investe.

 

Dal lato datoriale, pur nella consapevolezza che i fondi pensione sono soggetti terzi, va tuttavia sottolineato come avere nel proprio piano di welfare aziendale un fondo pensione che investe con criteri Esg rappresenta un significativo atout nel borsino reputazionale.

 

* Lorenzo Giuli è un esperto di previdenza complementare

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