Welfare, tra il dire e il fare c’è di mezzo il Marketing

Welfare, tra il dire e il fare c’è di mezzo il Marketing

Alla base del successo di un piano di welfare c’è la strategia di comunicazione. Ne è un esempio Sacchi Elettroforniture che dal 2015 eroga welfare on top con tassi di adesione vicini al 100%.

 

Nata nel 1957 a Barzanò (5mila abitanti in provincia di Lecco), Sacchi Elettroforniture è oggi una delle principali realtà italiane nella distribuzione di materiale elettrico, illuminazione e automazione industriale. Negli Anni 50 l’idea imprenditoriale di Giuseppe Sacchi fu di rifornire gli artigiani della zona con il materiale elettrico di cui avevano bisogno, consegnandoli personalmente. Poi iniziò a ‘fare magazzino’ presso il primo negozio di Barzanò, dove i clienti trovavano tutti i materiali di cui avevano bisogno. E da lì iniziarono le aperture di vari punti vendita, fino agli attuali 59 in tutta Italia.

 

Nel frattempo l’azienda ha vissuto il passaggio generazionale e la creazione della prima linea manageriale, fino al passaggio della maggioranza delle quote dell’azienda al Gruppo Sonepar, leader mondiale nella distribuzione di materiale elettrico. Oggi Sacchi Elettroforniture vanta un fatturato di 482 milioni di euro, 40mila clienti e circa 1.000 collaboratori, che godono di un piano di welfare, premiato già due volte per la sua portata innovativa.

 

Il welfare di Sacchi Elettroforniture, in realtà, parte da lontano e nel 2018 ha compiuto tre anni d’età, proseguendo il suo percorso di crescita ed evoluzione. Alla base di tutto c’è il piano strategico “Risorse Umane” impostato dal 2011 dal team (di cui il welfare è tra gli ultimi tasselli) che ha preso il via con la mappatura delle job description e l’analisi del clima, seguita dal customer feedback interno per capire in che modo lavorano tra loro le funzioni; da qui si è poi lavorato sulle competenze, legandole alla valutazione dei responsabili.

 

Mappare le posizioni per definire il welfare on top

 

Alla base c’è stata quindi la mappa delle posizioni per un confronto anche con altre aziende e per impostare una politica retributiva. Solo a questo punto è stato introdotto il welfare: dopo le prime discussioni iniziate nel 2012, nel 2015 il progetto ha preso il via.

 

“Abbiamo voluto condividere con tutti i collaboratori il fatto che l’azienda crescesse e quindi offrire loro un riconoscimento: il frutto del lavoro di ciascuno”, spiega Marco Valera, HR Director di Sacchi Elettroforniture. E contrariamente a tante realtà che hanno lanciato piani di welfare per obblighi di legge (vedi i Ccnl che ne impongono l’erogazione) o legandoli esclusivamente ai premi di produttività, nell’azienda brianzola il welfare è on top con un budget a disposizione per ogni persona: nel 2015 erano 1.300 euro, diventati 1.500 nel 2016 e 1.400 nel 2017. Il tasso di adesione? Una percentuale elevatissima: 98,7%.

 

“Grazie al lavoro a quattro mani con la Direzione Marketing, abbiamo impostato una vasta campagna di comunicazione, coinvolgendo anche i dipendenti nel raccontare le esperienze dirette di utilizzo dei servizi di welfare attraverso l’intranet aziendale”, precisa il manager.

 

Inoltre, sul territorio, ogni persona ha il suo HR Business Partner di riferimento per conoscere meglio le potenzialità del welfare, oltre ai workshop organizzati nelle filiali e al supporto tecnico dedicato. A conferma di come l’azienda sia riconosciuta come un’eccellenza del territorio, Sacchi Elettroforniture ha ricevuto da poco il BtoB Awards 2018, il premio nato nel 2010 e riservato all’imprenditoria di Monza, Como e Lecco. E durante la serata di galà nella Villa Reale di Monza, ha ricevuto l’Oscar delle aziende nella categorie “Imprese storiche”. L’ennesima testimonianza di una storia di successo, condivisa con tutti i collaboratori.

 

*L’articolo è un estratto dell’intervista completa pubblicata sul numero di Gennaio-Febbraio 2019 di Persone&Conoscenze, la rivista dedicata alla Direzione del Personale ed edita dalla casa editrice ESTE.

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