Il welfare dà una spinta allo stipendio

Il welfare dà una spinta allo stipendio

Benefit e servizi di Wa  determinano un aumento effettivo del percepito tra il 18 e il 21% degli stipendi a seconda della categoria di lavoratori. Lo dice il Rapporto di OD&M Consulting.

 

La 24a edizione del Rapporto sulle Retribuzioni in Italia elaborato da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in HR Consulting, conferma l’importanza di benefit e servizi di welfare aziendale in ottica di Total remuneration determinando un aumento effettivo del percepito tra il 18 e il 21% degli stipendi a seconda della categoria. Se si valorizzano i servizi di cui si può beneficiare, i Dirigenti arrivano, infatti, a guadagnare quasi 151.918 euro, i Quadri 72.383 euro, gli Impiegati di area vendite 36.627 euro, considerando un valore medio lordo per un pacchetto composto da piano di welfare, auto e cellulare aziendale, sanità, previdenza e polizze integrative corrispondente a 22.481 euro per i Dirigenti, 12.601 euro per i Quadri, 5.654 euro per gli Impiegati delle vendite. «La ripresa dell’inflazione non ha  aiutato le dinamiche salariali tanto che il trend di crescita generale, che comunque prosegue, ne risulta un po’ penalizzato», ha precisato Simonetta Cavasin, Amministratore Delegato di OD&M Consulting. «Tuttavia pur nell’ambito di differenze ancora importanti sia a livello territoriale, sia di dimensione aziendale e di gap di genere, rileviamo segnali di dinamismo interessanti. L’uso da parte delle aziende di tutte le leve gestionali a disposizione per restare agganciate alla ripresa è ben presente e si riflette nel peso crescente della componente variabile dello stipendio un po’ per tutte le categorie, sia in termini di incidenza sul fisso sia di numero di percettori, e nella diffusione delle componenti non monetarie, come i benefit e il welfare aziendale, che supportano indirettamente il potere d’acquisto dei dipendenti».

 

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