Rapporto Unicef: cresce il lavoro minorile, nel 2022 sfiorate le 70.000 unità
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Rapporto Unicef: cresce il lavoro minorile, nel 2022 sfiorate le 70.000 unità

Unicef Italia ha presentato ieri a Roma, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, la prima edizione di un report dal titolo “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”, realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile dal “Laboratorio di Sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute delle Comunità” del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”- Università degli Studi di Salerno.

 

Dal rapporto Unicef emerge chiaramente un forte aumento degli occupati under 18, passati dai 47.552 del 2019 ai 69.601 del 2022. La maggior parte dei teenager lavoratori sono inquadrati come “dipendente”, seguiti da “operai agricoli” e “voucher”. Un numero che cresce enormemente se si considerano anche i lavoratori che non hanno ancora compiuto il 19esimo compleanno: in questo caso, si arriva a 310.258 unità, con una netta prevalenza di uomini (193.138 rispetto alle 117.149 donne). Una divisione che conferma la tendenza delle donne a proseguire più a lungo con gli studi e a curare maggioremente l’istruzione rispetto agli uomini, come riferito anche dai dati ISTAT secondo cui il 65,3% della popolazione femminile ha almeno un diploma, rispetto al 60,1% di quella maschile. Questo gap aumenta ancora se si analizzano i dati relativi alla laurea: 23,1% rispetto al 16,8%.

 

Per quanto riguarda la divisione territoriale, i lavoratori minorenni, nel quinquennio 2017-2021 sono concentrati soprattutto nel nord e nel nord-est. Davanti a tutti la Lombardia con 240.252 addetti, seguita da Veneto (155.987), Emilia Romagna (134.694), Lazio (119.256) e Puglia (108.867). Infine uno sguardo agli infortuni sul lavoro, sempre nel quinquennio 2017-2021, anche in questo caso a guidare la classifica è la Lombardia (76.942), seguita da Emilia Romagna (40.000), Veneto (39.810) e Piemonte (31.997).

 

Proponiamo oggi una riflessione pubblica sui dati, grazie alla collaborazione avviata con l’Università di Salerno nell’ambito dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile“- sottolinea Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Al fine di garantire un’attenzione particolare ai minorenni che lavorano, favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione, nello scorso mese di febbraio abbiamo firmato un Protocollo con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per unire le forze nel perseguimento di questo importante obiettivo. Già nel giugno 2022 avevamo dato vita all’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, proprio allo scopo di contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti“.

 

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