Per la Generazione Z il tempo libero viene prima dello stipendio
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Per la Generazione Z il tempo libero viene prima dello stipendio

Il tempo libero conta più dello stipendio: è questa la nuova tendenza, fotografata dalla recente ricerca condotta da Zelo per il Welfare Forum di Edenred Italia, della Generazione Z, cioè dei giovani che oggi hanno tra i 18 e i 30 anni. Questa prospettiva dovrà essere tenuta in considerazione dalle HR delle aziende che vorranno mantenersi competitive nell’attrazione dei giovani talenti, adeguando l’offerta ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro.

 

 

Si tratta infatti di un radicale cambiamento rispetto alla generazione precedente: i nati tra il 1965 e il 1980 dichiaravano di mettere al primo posto tra i parametri di valutazione di una posizione lavorativa la stabilità e l’autosufficienza; per i Millennials (cioè i nati tra il 1980 e il 1994) l’importanza si sposta sul job title. I nuovi giovani invece danno più peso al fattore tempo e sostengono che la forza motrice che li spinge sul lavoro è la possibilità di avere tempo libero, più ancora di uno stipendio elevato.

 

 

Secondo i dati 2023 dell’Osservatorio di Edenred Italia, infatti, il 75% delle persone propende per la scelta dell’offerta di lavoro da parte di un’azienda che presenta dei piani di welfare strutturati rispetto a un’altra che non li prevede. La percentuale di coloro che ritengono importante la presenza di un piano di welfare sale all’80% tra coloro che già̀ lavorano in aziende che hanno dei programmi in questo senso. È quindi evidente che, in questo senso, gli strumenti di welfare assumo un ruolo di primaria importanza anche nell’attrazione dei talenti.

 

 

Una nuova tendenza che caratterizza le nuove generazioni è una maggior sensibilità non solo alla qualità del lavoro, ma anche all’impegno dimostrato dell’azienda a prendersi cura dei suoi dipendenti. Infatti, secondo un’indagine dell’Osservatorio Civic Brands di Ipsos, per l’83% degli intervistati le aziende devono occuparsi prima di tutto della qualità di vita dei propri dipendenti. Non è un caso che, secondo i dati dell’Osservatorio Edenred 2023, i giovani fino ai 30 anni prediligono l’utilizzo dei fringe benefit, oltre il 50% tra gli uomini e più del 60% per le donne.

 

Infine, se vogliono attrarre giovani talenti, i responsabile HR dovranno impegnarsi a snellire le procedure burocratiche puntando sul digitale. Sempre secondo lo studio Zelo, la Generazione Z ha seri problemi con tutto quello che ha una parvenza di “burocratico” e preferisce il digitale per velocità di utilizzo, semplicità dell’interfaccia e schiettezza del linguaggio. In effetti, anche il welfare sta andando sempre più verso il 100% digitale (basti pensare a titolo di esempio ai buoni pasto che oggi sono quasi tutti digitalizzati, o alla possibilità di usare i fringe benefit per acquisti online), con un primo evidente beneficio in termini d’immediatezza: avere tutto a portata di smartphone permette infatti di usufruire di beni e servizi in tempo reale.

 

Pubblicato originariamente sul numero di dicembre/gennaio di TouchPoint Magazine

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